The OA: le parole di Brit Marling dopo la cancellazione dello show

L’attrice e ideatrice di The OA accompagna la cancellazione dello show ad opera di Netflix con una lunga lettera social che contiene tutte le sue emozioni.

La notizia inaspettata è di poche ore fa. The OA, uno degli show più intriganti di Netflix, è stato ufficialmente cancellato. Uno storytelling ricco di enigmi e puzzle era riuscito ad appassionare milioni di spettatori per ben due stagioni. Gli ultimi episodi, infatti, risalgono allo scorso marzo. L’addio di The OA, che tra i produttori vantava anche Brad Pitt con la sua Plan B, segna senza dubbio una stagione televisiva ricca di colpi di scena tra inaspettati rinnovi e inspiegabili cancellazioni. La seconda stagione dello show, inoltre, culminava in un crescendo finale coronato da un cliffhanger. Una continuazione era praticamente scontata. La storia raccontata e interpretata da Brit Marling, tuttavia, non avrà una conclusione. Sarà colpa della martellante ma deludente campagna in vista degli Emmy?

La lettera di Brit Marling ai fan di The OA su Instagram

“Zal ed io siamo profondamente tristi di non finire questa storia. La prima volta che ho sentito la notizia ho avuto un bel pianto”

Sono queste le parole con cui la Marling inizia la lunga lettera pubblicata sul suo profilo Instagram. Il clima di profonda tristezza, tuttavia, non avrebbe avvolto solo i due creatori della serie – Marling e Zal Batmanglij Le reazioni dei responsabili creativi ed esecutivi alla cancellazione, infatti, devono essere state significative a giudicare dal post della stessa attrice. Sottolineando i principali obiettivi della serie, Brit Marling ha rimarcato comunque che uno dei responsabili Netflix che ha seguito la produzione sin dal primo giorno non è stato immune alla notizia.

The OA diventa così l’ennesima serie del mancato rinnovo per la terza stagione. Resta comunque inspiegabile il motivo di questa cancellazione se si riflette sul rinnovo di altri show come Elite o Tredici fortemente osteggiati dalla critica. Il passato tuttavia insegna che difficilmente Netflix sbaglia strategia. Andrà tutto bene anche questa volta?