Non è la prima volta che nel mondo dell’intrattenimento gli attori passano dal comparire davanti alla telecamera al voler dirigere gli episodi stessi della serie che li ha resi noti, The Walking Dead non è un’eccezione. Molti sono stati gli addii nel corso di questi anni e il tornare a parlare degli attori che ci hanno fatto emozionare non può fare altro che piacere.
Uno dei personaggi senza dubbio iconici di The Walking Dead è stato Abraham, interpretato da Michael Cudlitz. La sua speranza ha aperto una strada, nella narrazione della serie, mai più toccata e la sua scomparsa, per mano di Negan in una delle scene più forti in assoluto, ha confermato la forza di volontà di questo personaggio segnando tutti noi, personaggi compresi.
Adesso torniamo a parlare del suo interprete per via del lavoro come regista, ricordando che il suo debutto, nella serie, dietro alle telecamere, avvenne nell’episodio della nona stagione intitolato “Stradivarius”, mentre adesso lo vedremo lavorare al quarto dell’attuale stagione: “Silence The Whisperers”.
In base a quello che sappiamo in questo quarto episodio troveremo i sopravvissuti faccia a faccia con i Sussurratori, questa volta però con un impianto narrativo in stile “Guerra Fredda”, in cui il dominio territoriale diventa arma.
Nel corso di una recente intervista ad Entertainment Weekly Angela Kang, showrunner di The Walking Dead, ha parlato del lavoro di Cudlitz con questa stagione:
“Michael Cudlitz è tornato e ha diretto il prossimo episodio per noi. È uno dei due che farà in questa stagione. Penso che abbia fatto un ottimo lavoro e ora entriamo sul serio nella storia di Hilltop, nelle sue dinamiche narrative. Quindi abbiamo saltato avanti e indietro”.
Parlando dell’attuale narrazione di The Walking Dead ha detto:
“Eravamo a Oceanside, ci siamo mossi al di fuori nel mondo. Abbiamo visto cosa stanno facendo i Sussurratori. Ci siamo concentrati sul gruppo ad Alessandria, e ora ci immergiamo un po’ in quello che la gente di Hilltop sta affrontando”.
Successivamente la Kang ha parlato del modo in cui la “paranoia” dei precedenti episodi accomuni in un certo qual modo tutte le comunità e del modo in cui Cudlitz stesso sia riuscito a valorizzare questo mood generale e gli eventi rappresentati.
Fonte: Comicbook.