The Walking Dead ha da sempre mantenuto alta l’attenzione dei fan attraverso la scrittura e la crescita dei suoi personaggi. Non si tratta, però, di semplice, soggettiva maturazione, i personaggi della serie cambiano e si adattano, in determinati casi devono affrontare sviluppi difficili da concepire, e, inesorabilmente conoscono il buio.
Con il finale della nona stagione di The Walking Dead, molte sono state le domande dei fan riguardo al futuro della serie e altrettante le teorie su quanto avverrà. Proprio nel corso di questa stagione abbiamo visto andar via volti iconici, come quello di Andrew Lincoln, il quale tornerà con i film spin-off su Rick Grimes, per non parlare della silenziosa scomparsa del personaggio di Maggie, che ha portato Lauren Cohan, data la preoccupazione dei fan, a confermare di non essersene andata.
Proprio in relazione a questo genere di sviluppi, recentemente Scott Gimple, chief content officer e executive producer di The Walking Dead, ha rivelato di aver combattuto, nel corso della terza stagione, per mantenere in vita il personaggio di Carol:
“Ero contrario alla sua morte perché pensavo che sarebbe stata una grande storia. Il vedere una persona venuta dall’abuso diventare l’eroe, e non in un modo facile, che lei stessa avrebbe dovuto lottare con il potere che aveva trovato”
“E penso che la grande storia di Carol sia la scoperta della sua forza, ha scoperto di avere questo super potere, ma non sarebbe stato facile per lei. Non è stato più felice dopo quello che ha ricevuto e c’è un peso in quella forza che ha trovato. “
Parlando del suo stesso personaggio, anche Melissa McBride ha detto la sua sulla crescita di Carol.
Queste le parole dell’attrice di The Walking Dead:
“Personalmente, è stato così importante per me vederla diventare forte. È davvero difficile per me parlare di quell’aspetto di lei […] perché conosco persone come lei che non ce l’hanno fatta “
Fonte: ComicBook.