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Recensione

Una Serie di Sfortunati Eventi 2×01: RECENSIONE – L’atroce accademia (Parte 1)

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Una Serie di Sfortunati Eventi 2×01. Le disavventure degli orfani Baudelaire ricominciano e il Conte Olaf continua a progettare piani malvagi per impossessarsi del loro patrimonio. La recensione della prima della seconda stagione.

Li avevamo lasciati alle soglie della Segheria Ciocco Fortunato dopo aver sventato un altro piano malvagio del Conte Olaf. Violet, Klaus e Sunny Baudelaire si trovavano nuovamente insieme all’inetto inconsapevole signor Poe desiderosi e impauriti allo stesso tempo della loro nuova destinazione: la Prufrock Preparatory School.

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Gli orfani Baudelaire assieme a Carmelita Ghette

Una Serie di Sfortunati Eventi 2×01: Prufrock Preparatory School

Continuano le disavventure degli orfani Baudelaire sempre con lo stesso schema, ma con qualche accorgimento. L’atmosfera tetra, lugubre ai limiti del grottesco rimane fedele al romanzo di Lemony Snicket. L’atroce accademia è tutto ciò che non ti aspetteresti da un luogo di cultura. I personaggi più assurdi, all’interno di questa storia, sono i più riusciti. Risaltano le interpretazioni di Robert Bart nei panni del Vice Preside Nero e di Kitana Turnball nelle vesti di Carmelita Ghette.

Il primo un bambino frustrato in un corpo di un adulto, che vive nel suo mondo convinto di essere un grande violinista. La sua acidità nei confronti dei ragazzini è lo sfogo per la mancata realizzazione di se stesso a cui, comunque, non vuole arrendersi, chiudendosi in quel luogo dove può realmente credere di esserlo costringendo gli altri (che in questo caso possono essere solo dei ragazzini) ad assecondare le sue errate convinzioni. Questa sua scelta porta verso un’unica direzione: un inesorabile decadimento che si manifesta nello stato in cui versa l’accademia.

La seconda una bambina acida che si crede adulta. Vedi la risposta che dà al Conte Olaf: “Ragazzina?… Vado per i sette anni“. È una potenziale Vice Preside Nero. Che la sua vita come i suoi sogni e le sue convinzioni potrebbero rimanere incatenate all’interno di una fatiscente accademia aumentando la meschinità e l’acidità del suo carattere.

Una Serie di Sfortunati Eventi 2×01: Orfani speculari

Ecco lo scarto dagli episodi della prima stagione. L’inserimento nella trama di altri orfani alla Baudelaire. I Pantano, Isadora e Duncan, arricchiscono la storia, in un certo qual modo la duplicano. Anche loro hanno perso i genitori in un incendio, anche loro hanno un patrimonio, anche loro hanno tante domande senza risposta sui misteri della loro famiglia e anche loro sono a conoscenza di una società segreta della quale i genitori facevano parte.

Ma Lemony Snicket in questa simmetrica specularità inserisce il suo cavallo di battaglia: uno sfortunato evento! I Baudelaire sono tre, i Pantano due. In realtà anche questi ultimi erano tre ma il loro fratellino Quigley morì nell’incendio assieme ai genitori.

Detto questo, il Conte Olaf (Neil Patrick Harris) in questo primo episodio di Una Serie di Sfortunati Eventi 2, riesce in qualche modo a evitare le misure di sicurezze attuate dall’accademia nei suoi confronti. E nei panni dell’insegnante di ginnastica Genghis, chissà quale piano escogiterà. Però, questa volta, dovrà vedersela non con tre orfani, bensì con cinque.

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