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Vikings 5×12 Recensione: Fiducia

Continuano le mirabolanti imprese dei vichinghi di Kattegat. In questa seconda puntata di Vikings, la fiducia è ciò che lega tutto. La nostra recensione.

Dopo un prima puntata molto convincenteVikings torna con il secondo episodio della Stagione 5b, in streaming ogni giovedì su TIMVISION. Vediamo come si stanno evolvendo le avventure dei vichinghi più amati della TV.

Vikings Recensione

Dove eravamo rimasti

Nella scorsa puntata di Vikings avevamo visto come Lagertha e il suo gruppo si fosse trovato costretto a fuggire in Inghilterra per sfuggire alla furia di Ivar. Inoltre, abbiamo scoperto che Rollo, molto probabilmente, è il padre di Bjorn, anche se a quest’ultimo non interessa molto la sua discendenza. Intanto, nella colonia in Islanda, Floki è scampato al sacrificio grazie alla votazione dei coloni. La puntata si conclude con l’arrivo del gruppo di Lagertha in Inghilterra, dove, grazie all’intervento di Heahmund, vengono fatti prigionieri e scortati dal re.

Vikings 5×12 Recensione NO SPOILER

In catene. Questo è il destino dei vichinghi scampati alla furia di Ivar. Da fuggitivi a prigionieri. Fortunatamente, la libertà è ad un passo. Questo grazie al nuovo re del Wessex, Alfred. Un ragazzo risoluto, costretto a diventare uomo prima del tempo. Forzato a mostrare fermezza anche di fronte al pericolo. Un giovane divenuto in breve tempo un sovrano più saggio dei suoi avi.

Saggio perché ha voluto essere clemente in un momento delicato. Perché ha mostrato fiducia. Una parola, questa, che riassume tutto ciò che è accaduto in questa puntata di Vikings. Fiducia in chi ci circonda. In chi abbiamo accanto. Nei nostri amici e nei nostri nemici. Fiducia di potersi lasciare tutto il dolore alle spalle. Fiducia di poter andare avanti, anche se le nostre mani sono pregne di sangue.

Vikings 5×12 Recensione SPOILER

Inghilterra

La puntata di Vikings si apre proprio con la stessa inquadratura con la quale ci eravamo lasciati la settimana scorsa. Lagertha e il suo gruppo scendono dal carro, in catene, mentre il popolo inglese li accusa di essere assassini e barbari. Rinchiusi in cella, i vichinghi attendono di conoscere il loro destino, tra rimpianti e disprezzo.

Nel frattempo, Heahmund, il vescovo che si è ritrovato a combattere per i pagani, cerca di convincere re Alfred a rilasciare i suoi nuovi compagni di avventure. Questo accetta, concedendogli la libertà e ospitandoli a restare nella sua dimora a patto, però, che aiutino gli inglesi a debellare gli attacchi vichinghi in Inghilterra. Lagertha accetta l’offerta, anche se Bjorn non è propriamente d’accordo.

Ovviamente, i figli di Ragnar ricordano al re che Ecbert gli aveva concesso delle terre. Tuttavia, Alfred gli fa notare che le promesse di suo nonno non hanno alcun significato perché, quando ha firmato l’accordo, non era più re. Però, gli lascia intendere che è propenso a concedergli le terre promesse, ma prima devono dimostrare agli inglesi che si possono fidare dei norreni.

I giorni passano e a palazzo arriva la promessa sposa del re, che però si lascia subito ammaliare dal fascino dei vichinghi. Bjorn, dopo averla adocchiata per un po’ e aver notato che il re non è particolarmente interessato, si intromette e la conquista istantaneamente.

Intanto, Alfred convoca Ubbe per riferirgli che se si battezza, le divergenze con gli inglesi si acquieterebbero. Questo, avendo più volte affermato di non credere nell’esistenza degli dei, dice di volerci pensare, ma sembra aver già preso una decisione.

Nel frattempo, Heamund chiede al re di poter tornare ad essere vescovo della sua città, ma questi gli rivela che il posto è stato preso da un altro uomo, quello che nella scorsa puntata contrastava le idee del re riguardanti l’istruzione. Heahmund si reca dal nuovo arrivato e lo mette in guardia. Il neo-vescovo, però, gli mette alle calcagna una spia, dalla quale viene a sapere che Heahmund sta intraprendendo una relazione con Lagertha. Quindi, il vescovo lo minaccia con una lettera. Tuttavia, ha sottovalutato la reazione di Heahmund, che si dirige nella cattedrale e uccide il vescovo in modo brutale davanti agli occhi di Dio.

Kattegat

A Kattegat, Ivar annuncia al popolo che Freydis sarà la sua futura moglie e regina dei norreni. Durante l’annuncio, Hvitserk e Margrethe rivelano a Harald che Ivar non può avere figli, quindi è molto più vulnerabile di quanto sembri. Tuttavia, Freydis convince il suo amato che avrà dei figli perché è “il volere degli dei”. Questa lo inganna, facendogli credere che aspetta un figlio da lui, quando invece l’ha tradito con un membro della servitù.

Margrethe, intanto, diventa sempre più pazza a causa del tradimento di Ubbe, con il quale pensava di poter diventare regina. Quando Hvitserk la va a trovare, Margrethe gli consiglia di uccidere Ivar prima che possa accadere il contrario, così sarebbe finalmente diventata regina. Hvitserk la aiuta a rimettersi a letto e gli dice di riposarsi un po’. Tuttavia, quella notte, tre uomini (molto probabilmente mandati da Ivar sotto consiglio del fratello) si intrufolano in casa sua e la uccidono a sangue freddo.

Islanda

Nella colonia in Islanda, la tensione tra le due famiglie continua a crescere. Nel frattempo, Floki si domanda dove siano gli dei, del perché non si mostrino più a lui. Esausto e sepolto da interrogativi di ogni tipo, inizia a capire che, forse, gli dei non esistono.

Il momento clou di Vikings 5×12

Se visivamente non è presente nulla che attiri l’occhio in modo più marcato del solito, narrativamente la puntata è piena di spunti interessanti. Sicuramente il momento migliore è il sogno di Ivar, nel quale viene mostrata la sua parte più umana. È evidente che è alla disperata ricerca di affetto, di pace. Un momento veramente intimo e pieno d’amore per quello che è diventato il miglior personaggio di Vikings.

Anche questa settimana è passata. Aspettiamo la prossima per vedere come si evolveranno le vicende di Vikings Stagione 5b. Vi rimandiamo alla recensione della terza puntata della Stagione 5b di Vikings, in streaming tutti i giovedì su TIMVISION e a parole su Gogo Magazine.

Mattia Pescitelli

Tenace adoratore del mezzo cinematografico, cerco sempre un punto di vista fotografico in tutto ciò che mi circonda. Videogiochi, serie televisive, pellicole cinematografiche. Nulla sfugge al mio imparziale giudizio.

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Mattia Pescitelli

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