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Watchmen 1×02: Shock su più livelli | RECENSIONE

Torna in scena Watchmen con un secondo episodio intrigante e misterioso grazie soprattutto ai suoi numerosi e furbi riferimenti all’omonima opera di Alan Moore.

Era chiaro sin dalle prime immagini ufficiali che la nuova creatura di HBO avrebbe saputo far parlare. La miniserie Watchmen di Damon Lindeloff, dopo uno straordinario esordio, torna in scena con la sua dose settimanale di intrigo e mistero. Il secondo episodio dello show sembra ulteriormente alzare la posta in gioco. I suggerimenti e gli indizi del pilot si intrecciano ora con i segreti dei diversi personaggi – che finalmente emergono con tutta la loro personalità – e con la mitologia dell’opera omonima di Alan Moore.

Foto: HBO

La seconda puntata “Martial Feats of Comanche Horsemanship” riprende le redini della narrazione dal momento esatto in cui si è concluso il pilot. Il drammatico ritrovamento del corpo di Judd Crawford (Don Johnson) viene però brevemente introdotto da un flashback all’alba del XX secolo in cui si affronta un altro capitolo della storia della comunità afroamericana nel corso della Grande Guerra. L’azione tuttavia torna subito a concentrarsi su Angela Abar (Regina King) alle prese con la rabbia di un lutto e la sete di vendetta di un intero gruppo, quello della polizia che dovrebbe mantenere l’ordine in una realtà sempre più caotica. La morte di Crawford spinge Angela a scavare nel suo passato, a fare luce su una storia che sembra lontana. Al suo fianco, il misterioso William Reeves, l’uomo in sedia rotelle che sembra avere tutte le chiavi per svelare i misteri delle tensioni.

Il puzzle di Watchmen

“There’s a vast and insidious conspiracy at play here in Tulsa and if I told you about it, your head would explode. So I have to give it to you in pieces.”

Le parole del criptico Reeves sembrano essere il perfetto sottotitolo per questi primi due episodi di Watchmen. Lo show curato da Lindelof e ispirato all’omonima graphic novel è un vero puzzle di personaggi e temi in continuo cambiamento. Una sempre più convincente Regina King svetta nei panni di una protagonista che, con il suo assoluto controllo della scena, funge da giocatrice chiave nella ricerca di tutte le tessere dell’intrigo.

Le prime risposte agli interrogativi del pilot trovano risposta svelando l’origine delle maschere dei poliziotti ma anche mostrandone la drammatica evoluzione e, in parte, l’abuso. Meglio, però, non lasciarsi ingannare dallo scarso minutaggio! Il pezzo più interessante dell’enigma, infatti, sembra essere l’Ozymandias di Jeremy Irons. L’iconico personaggio del fumetto, chiuso in un indecifrabile castello ricco di significati simbolici, è intrappolato in un loop legato alle sue continue riflessioni e, soprattutto, ossessioni del passato. Forse è diventato incapace di distinguere il presente? Oppure il suo freddo istinto calcolatore si è scontrato con l’ossessione leggendaria per Dottor Manhattan?

Foto: HBO

Un racconto su più livelli

Watchmen riesce ad appassionare con il suo perfetto equilibrio tra riflessione e azione. Lo show, evidente frutto delle esperienze di Lindelof, grazie alla sua struttura su più livelli trova il punto di incontro tra prodotto di intrattenimento pop e curata riflessione autoriale sulla realtà. Anche questa volta, infatti, non mancano affascinanti riferimenti storici legati alla condizione della comunità afroamericana negli Stati Uniti. I dettagli storici, però, trovano un respiro più attuale e globale grazie a una delle idee più affascinanti di questo episodio.

Le indagini sul proprio passato porteranno Angela in un centro di ricerca sulle proprie origini che, grazie a campioni di DNA, permette di riscoprire le proprie radici. Angela diventa così simbolo di una società completamente persa nel presente e senza indizi sul futuro che solo tramite la riscoperta del proprio passato, spesso doloroso, può trovare una direzione. L’intero show si basa su questo aspetto e gioca astutamente con taglienti similitudini e metafore sull’attualità senza dimenticare tutto il suo potenziale narrativo.

Foto: HBO

Non mancano infine gli Easter Egg tanto amati dai fan del fumetto Watchmen. L’episodio segue perfettamente il gioco caleidoscopico della fonte d’ispirazione inserendo così nella storia il racconto dei Minutemen, il gruppo di supereroi al centro della graphic novel. Attenzione: se gli sceneggiatori hanno svolto correttamente le loro ricerche, il pubblico deve essere consapevole che anche in questi stralci di un programma tv fittizio possono celarsi indizi preziosi per il filone narrativo principale. Per scoprire la verità, quindi, non resta che attendere i prossimi episodi!

Federica Gaspari

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Federica Gaspari

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