Il percorso di Watchmen continua con nuove rivelazioni inaspettate che pongono le basi per svelare il disegno completo a due episodi dalla conclusione.
Dopo un episodio segnato da grandi rivelazioni, Watchmen non sceglie di rallentare i ritmi bensì alza la posta in gioco. Nella nuova puntata dello show HBO, il mondo ideato da Alan Moore e Dave Gibbons si arricchisce ulteriormente con nuovi sviluppi legati ai suoi personaggi più iconici. Lo showrunner Lindelof, alla scrittura dell’episodio, però non si limita ad aggiungere interrogativi a una lunga lista. L’episodio An Almost Religious Awe dona molte risposte e, senza esagerare, si potrebbe affermare che la sua intera durata è composta unicamente da rivelazioni. Per questo motivo le riflessioni che seguiranno conterranno inevitabilmente dettagli molto specifici, spoiler, sulla storia di Watchmen.
Passato, presente e futuro in Watchmen
Il tempo, attraverso la sua migliore icona dell’orologio, ha sempre svolto un ruolo chiave nella storia di Watchmen. Non sorprende, quindi, notare che i flashback stiano diventando cruciali con l’avanzare della serie HBO. Se inizialmente questi stratagemmi narrativi hanno fatto luce sull’identità di William Reeves/Giustizia Mascherata, ora rivelano connessioni inaspettate tra le varie pedine. Il settimo episodio di Watchmen, il primo del terzo e ultimo terzetto, si apre con la prima vera apparizione del Dottor Manhattan nella serie. L’impareggiabile superuomo/divinità azzurro, in realtà, è stata sempre una presenza costante nello show attraverso le preghiere di alcuni personaggi o i ricordi, appunto, di altri.
L’episodio andato in onda la scorsa domenica sembra inizialmente focalizzato sul personaggio di Angela, colei che a tutti gli effetti si è guadagnata il titolo di protagonista. Attraverso i postumi di Nostalgia, tuttavia, il pubblico può assistere a qualcosa di ben più complesso di una donna costretta a fare i conti con le sue origini, le sue radici. In lei passato, presente e destino – quindi, ineffabile futuro – si fondono proprio come accade a Dottor Manhattan per la sua natura oltre la materia e oltre il tempo. Con questo astuto stratagemma, gli autori mostrano spiragli dal passato di Angela, mostrandone il legame con gli eventi del fumetto Watchmen contestualizzati nel Vietnam, luogo di cui è originaria Sister Night.
Sviluppi collaterali ma non troppo
Pur ponendo Angela al centro della scena, questo episodio racconta tutt’altro, trovando il punto di congiunzioni di diverse storyline. La più grande e inattesa rivelazione riguarda proprio Cal, il marito della Abar rimasto finora nell’ombra della coniuge. Si tratta di un uomo comune, medio, indifferente e, per istintiva associazione di idee, innocuo. Non è forse questo quello che ha sempre desiderato essere il Dottor Manhattan, l’essere più potente del mondo? La rivelazione della nuova identità assunta da Jon Osterman, inizialmente deludente, risiede forse proprio in questo interrogativo che nasconde un potenziale lampo di genio. Il mito alimentato da sei episodi si confronta così finalmente con la realtà che vede non più solamente un dio sordo ma una divinità totalmente indifferente e tutt’altro che decisiva. L’arduo compito della conferma e del consolidamento di questa intuizione spetta al prossimo episodio che, ancora una volta, dovrà alzare l’asticella della qualità.
Proprio Dottor Manhattan si rivela essere l’obiettivo della Seven Cavalry, rivelato a Laurie Blake in occasione di un incontro calcolato male dall’ex Silk Spectre II. Il gruppo di terroristi che si nasconde dietro all’ingannevole maschera di Rorschach – divenuto ormai un falso idolo – mira proprio a distruggere e ricreare a proprio piacimento entità come Dottor Manhattan. Si chiarisce così anche un altro filone che segna la miniserie di Watchmen sin dal primo episodio. L’unico versante che rimane ancora fortemente avvolto nella nebbia rimane quello di Ozymandias, mostrato al centro di un assurdo e folle processo per il suo tentativo di fuga. Qual è lo scopo finale del suo personaggio? Come può Adrien Veidt cambiare le sorti della storia?
A due puntate dall’epilogo di questa prima (e unica?) stagione restano ancora molti interrogativi ma le risposte fornite risultano ancora più intriganti, stimolando riflessioni che vanno sempre oltre il fine di puro intrattenimento.
Watchmen 1x07 - An Almost Religious Awe
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