La pandemia di Covid-19 ha segnato una svolta per molte famiglie e attività italiane. Il virus alla fine è stato egregiamente affrontato e contrastato anche grazie al lockdown. La chiusura totale di quasi tutte le attività, servizi alla persona, luoghi pubblici ed aziende, ha contribuito ad arginare il diffondersi del virus.
Dal 12 marzo 2020, fino all’inizi di maggio, una totale (o quasi) chiusura ha permesso una lenta e costante ripresa. Con l’inizio della Fase 2 e la progressiva riapertura di attività ed imprese, agli esercenti non resta che definire come provvedere ai corrispettivi telematici.
Partiamo dalle basi e definiamo lo scontrino elettronico. Si tratta in buona sostanza della versione digitale – telematica del tradizionale scontrino fiscale di carta. Deve sempre essere rilasciato dall’esercente e da tutti i commercianti e la caratteristica che lo differenzia maggiormente dalla versione precedente, è l’immediatezza della trasmissione al Fisco. Comunicazione istantanea e telematica.
L’esercente deve comunicare al Fisco, scontrini elettronici e incassi giornalieri. Ogni singola transazione è monitorata all’istante. Per procedere l’esercente avrà bisogno di un registratore di cassa telematico che, collegandosi ad internet, indirizzerà automaticamente le informazioni ad Agenzia delle Entrate.
Esistono vari modelli sul mercato, più o meno economici e pratici. AdE ha predisposto anche una procedura attraverso la quale è possibile l’invio corrispettivi telematici senza registratore di cassa.
Corrispettivi telematici: la comunicazione attraverso il portale Ade
Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione di qualunque contribuente, un sistema che permette l’invio degli scontrini elettronici tramite un portale dedicato.
Il portale è chiamato: “Fatture e Corrispettivi” ed è accessibile tramite credenziali personali. L’accesso avviene tramite SPID, un sistema pubblico, di identità digitale, oppure attraverso la Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
Una volta eseguito l’accesso, il contribuente deve seguire le indicazioni riportate da AdE per comunicare corrispettivi e incassi giornalieri. Non si tratta di una procedura semplice e lineare. Piuttosto macchinosa e difficile da eseguire nei vari passaggi, richiede tempo e attenzione.
Come se non bastasse alcuni modelli di registratori di cassa telematici sono cari, poco pratici e non molto intuitivi. Per ovviare a queste incresciose situazioni che non permettono a tutti gli operatori di adempiere ai propri obblighi, nasce la possibilità dell’invio corrispettivi telematici senza registratore di cassa.
Com’è compilato uno scontrino elettronico
Lo scontrino elettronico, come l’antenato cartaceo, ha l’obbligo di riportare l’indicazione di alcuni dati necessari. Tra questi ricordiamo:
Denominazione o ragione sociale dell’emittente
Partita Iva
Dati contabili
Corrispettivi parziali
Sconti e rettifiche eventuali
Subtotali
Totale dovuto – con indicazione precisa di “totale” ad indicarla
Data ed ora di emissione
Numero progressivo
Numero di matricola dell’apparecchio
Logotipo fiscale
Lo scontrino deve poi essere emesso al momento del pagamento del bene e/o servizio.
Con il decreto Rilancio messo in atto dall’Esecutivo per far fronte alla pandemia da Covid-19, alcune delle scadenze fiscali più importanti, sono state posticipate. È questo il caso per tutte quelle attività che ancora non si sono messe in pari per l’invio corrispettivi telematici, posticipato al primo gennaio 2021.
Invio corrispettivi telematici senza registratore di cassa
Comoda e valida alternativa per tutti coloro che non hanno un buon rapporto con i sistemi telematici messi a disposizione da AdE, o con i nuovi registratori di cassa. Si tratta di piattaforme online che permettono un invio semplice, veloce e pratico degli scontrini elettronici. Una volta compilato lo scontrino elettronico, questo è inviato automaticamente ad Agenzia delle Entrate, senza tanti macchinosi processi da innescare.
Quando AdE riceve la richiesta , in automatico e all’istante, invia il relativo numero progressivo e un documento PDF. Questo è stampabile con una qualunque piccola stampante bluetooth. Il documento pdf. volendo può essere inviato al cliente tramite email, o addirittura tramite comoda chat.
L’utilizzo di queste piattaforme semplifica infinitamente la gravosa questione dell’invio dei corrispettivi giornalieri e azzera i costi da sostenere per l’acquisto dei registratori di cassa.
In altre parole è un metodo attraverso il quale è la piattaforma stessa che per conto del contribuente chiede ad Agenzia delle Entrate di emettere lo scontrino elettronico.
In questo modo è come se fosse AdE stessa ad emettere scontrino, permettendo di conseguenza al contribuente di assolvere pienamente ai propri obblighi fiscali e normativi.