L’automazione del sistema studiato da Google che predispone il volume muto ai video per Web Audio è stata posticipata a Chrome 70 in ottobre. Ecco tutti i dettagli.
A quanto pare con il rilascio di Google Chrome 66 il mese scorso, il browser avrebbe automaticamente disattivato l’audio sui video come impostazione predefinita. Infatti se ci fate caso, mentre entrate in un qualsiasi sito web che abbia pubblicità video, il loro volume è azzerato, per ascoltarlo dovrete cliccare sul simbolo “audio”.
Il problema però che è stato riscontrato tratterebbe un malfunzionamento di una serie di giochi web e progetti artistici, i quali sarebbero stati messi una volta per tutte a tacere definitivamente, poiché la loro creazione non era adeguata alla nuova funzione automatizzata di Google. Insomma un bel problemino, tantissimi giochi per il web sono stati disattivati per questo piccolo inconveniente. Ora, per ovviare a questa situazione, il team di Google Chrome ha implementato la nuova versione v66 (66.0.3359.181 su tutte le piattaforme desktop) che annullerebbe la modifica applicata specificamente all’API Web Audio, ma non per i tag HTML <audio> e <video>, in poche parole riuscendo così a ripristinare le vecchie modifiche con le quali sono state create le applicazioni videoludiche per il web. La sospensione è temporanea, poiché prevede di riapplicare la funzione in Chrome 70, la cui uscita è prevista per ottobre. A quel punto le web app si dovranno adattare a questa situazione automatizzata.
Il manager John Pallett avrebbe dichiarato:
“Lo stiamo facendo per aiutare gli sviluppatori di API Web Audio (ad es. Giochi, applicazioni audio, alcune funzionalità RTC), ma in questo caso non abbiamo fatto un buon lavoro nel comunicare l’impatto della nuova policy automatizzata agli sviluppatori che utilizzano l’API Web Audio.”
Mentre la funzione audio dovrebbe essere ripristinata sui siti per ora, ci sono ancora degli sviluppatori infelici là fuori. Come uno di loro ha osservato, “La grande maggioranza del lavoro esistente verrà aggiornata entro ottobre, o mai, e così via.” Riuscirà Google ha soddisfare tutti gli sviluppatori una volta per tutte?