Hai sempre immaginato di attrarre i migliori candidati, coinvolgendoli nel tuo progetto o nella tua azienda?
Oggi parliamo di una particolare tecnica che unisce il marketing al recruiting con lo scopo di posizionare la tua impresa tra le preferite dai candidati di talento.
Stiamo parlando del recruitment marketing, ovvero l’insieme di tecniche messe in atto dalle aziende per trovare, attirare e coinvolgere talenti. In Italia, anche i recruiter delle più grandi aziende hanno capito la differenza tra farsi vedere e attrarre i migliori candidati sul mercato.
La visibilità non basta più per convincere un candidato a scegliere un’azienda piuttosto che un’altra. Questa è la dura realtà dell’evoluzione del mercato del lavoro, soprattutto nel digitale. Proprio dal digitale nasce il recruitment marketing che fa parte di una delle due facce che compongono la medaglia del Job Market. L’altra faccia della medaglia è inevitabilmente quella dei candidati in cerca di lavoro.
Il vero boom di queste tecniche di recruiting è coinciso con il momento in cui i candidati hanno iniziato a comportarsi come i consumatori: da qui è nato il cambio di mentalità che ha visto l’introduzione del recruitment marketing, volto a sviluppare l’immagine dell’azienda stessa.
Le regole del recruitment marketing, nonostante il termine altisonante, sono le stesse (o meglio simili) anche per le piccole aziende che abbiano qualcosa di interessante da offrire ai candidati. L’offerta dell’azienda può essere in termini di esperienza, formazione, ambiente di lavoro e non necessariamente in termini economici.
Le aziende sono quindi obbligate a lavorare preventivamente e costantemente sulla propria immagine in funzione delle nuove assunzioni. Il lavoro dei recruiter, infatti, comincia molto prima che venga pubblicata un’offerta di lavoro. Nelle fasi precedenti all’apertura di nuove posizioni lavorative, l’azienda deve fare in modo che i candidati siano in grado di associare il brand, a idee come qualità, affidabilità, fiducia.
Oggi i canali più utilizzati, sia dalle aziende che dai candidati, nel mercato del lavoro sono le piattaforme online, i canali digitali, i forum e i social media.
L’azienda quindi deve tenere conto del fatto che le persone fanno ricerche approfondite e oggi, più che in passato, hanno molti canali a disposizione:
- il sito web dell’azienda
- i social network ufficiali del brand
- i motori di ricerca per leggere articoli, recensioni o notizie in merito all’azienda
- i forum dove leggere i commenti di dipendenti, stagisti o altri candidati
- LinkedIn dove sbirciare i nomi e i ruoli dei dipendenti
Da qui nasce spontanea l’utilità di affidarsi a professionisti che curino l’immagine digitale dell’azienda, grande o piccola che sia. Sono molte le Web Agency a Milano che offrono già questi servizi mirati al settore del recruiting, ma presto questo fenomeno si espanderà in tutta Italia. È stimato che entro il 2025 i dipendenti non saranno più legati all’idea di un unico posto di lavoro, ma saranno sempre a caccia di nuove opportunità lavorative per migliorare il loro stipendio, ma anche la qualità della loro vita lavorativa.
Se siete quindi in cerca di un modo per lanciare o rilanciare la vostra attività partendo dalle risorse umane, non possiamo che suggerirvi di approfondire questo argomento con chi gestisce la comunicazione della vostra azienda. Non dimenticate però che queste strumenti di marketing associati al recruiting possono (devono) essere applicati anche ai dipendenti e ai clienti che già avete, spingendoli così a restare in azienda e a farvi pubblicità positiva.