Degli importanti cambiamenti, erano stati anticipati nelle scorse settimane per la modalità freemium di Spotify. Finalmente oggi sono stati rivelati tutti in dettagli in merito, scopriamoli insieme.
Nell’ormai lontano 2014, Spotify ha introdotto la versione free della sua app per i dispositivi mobile. Inutile negare che gran parte del successo della società, sia dovuto anche al fatto che il servizio fosse gratuito. Come sappiamo gli utenti della versione free di Spotify, erano limitati fino ad oggi ad utilizzare l’app mobile in modalità Shuffle.
La grossa limitazione, ha creato del malcontento tra gli utenti, che spesso si sono affidati alla versione “moddata“. Attraverso questa versione, non solo è possibile scegliere qualsiasi traccia, ma è anche possibile eliminare la pubblicità. Inutile precisare che il danno per Spotify è risultato enorme. Oltre 2 milioni di utenti utilizzano questa versione, ed hanno quindi annullato l’unico metodo attraverso il quale la società genera profitto con la versione freemium.
Novità da New York per Spotify
Nella giornata di oggi durante la conferenza che si è tenuta al Gramercy Theater di New York, il capo del reparto di Ricerca e Sviluppo di Spotify, Gustav Söderström è salito sul palco per annunciare le novità in arrivo per la versione free.
D’ora in poi anche gli utenti free potranno scegliere qualsiasi brano desiderino, quante volte vogliono, a patto che questi facciano parte delle 15 playlist“discovery” personalizzate, create da Spotify, secondo i nostri gusti. Sembra infatti che i grossi investimenti fatti dalla società nel machine learning, abbiano dato i loro frutti.
In totale quindi, anche gli utenti che non hanno sottoscritto un’ account premium, potranno ascoltare circa 750 brani(più o meno 4o ore d’ascolto). Altro cambiamento importante, è stata inoltre, la riduzione del consumo di dati che si abbasserà secondo Söderström, del 75 % rispetto ad adesso.
Che ne pensate di queste novità? Credete che che riusciranno a riconvertire gli utenti che usano le versioni modificate di Spotify? Fateci sapere nei commenti.