Lo ha ammesso l’autista interrogata dalla polizia americana. Mentre l’autorità per la sicurezza autostradale USA indaga anche su questo caso. Che non è il primo a coinvolgere il marchio Tesla
Guardare lo smartphone alla guida è pericoloso sempre. Anche col pilota automatico inserito. È il caso verificatosi in USA, per cui Tesla è sotto indagine da parte della National Highway Trafic Safety Administration, che si occupa di sicurezza sulle autostrade americane. Almeno per ora, al solo scopo di raccogliere informazioni sulla vicenda.
Il caso è quello di una Tesla Model S che mentre viaggiava guidata dal pilota automatico ha urtato un camion dei pompieri.
In base ai dati di viaggio registrati dalla Model S ed estratti dall’auto, al momento dell’impatto l’autista non aveva le mani sul volante. Le metteva solo per pochi secondi quando riceveva un flash di avviso dal veicolo.
Dopo questa scoperta la conducente, interrogata dalla polizia, ha ammesso che in quel momento stava guardando lo smartphone, e ha premuto il pedale del freno solo pochi secondi prima dell’impatto.
Questo non è il primo caso di incidenti avvenuti a veicoli Tesla con pilota automatico finiti sotto inchiesta. Di uno è rimasto vittima Walter Huang, ingegnere Apple, con una Model X. In questo caso il costruttore ha addossato la responsabilità al pilota, che non avrebbe guardato la strada. La famiglia di Huang sostiene che sia stato il pilota automatico a far sbandare il veicolo prima dell’impatto, e che Tesla voglia distogliere l’attenzione da questo problema.
Più in generale, fa discutere la scelta di Tesla di non installare sui propri veicoli maggiori misure di sicurezza, come sensori di rilevamento per controllare che chi guida non distolga lo sguardo dalla strada e le mani dal volante. E nel caso richiamarlo all’ordine.
Secondo i critici, la ragione sarebbe che Tesla non vuole affrontare i costi connessi. La risposta dell’azienda – e del suo capo Elon Musk è che tali sistemi sarebbero inefficaci. E che comunque Tesla raccomanda sempre di tenere gli occhi alla strada e le mani sul volante. Anche col pilota automatico.