Balalaika il programma dedicato ai Mondiali di calcio 2018 che si stanno tenendo in Russia, condotto da Nicola Savino e Ilary Blasi, tornerà in onda il 30 giugno.
Il programma che va in onda su canale 5 in seconda serata, condotto da Nicola Savino e Ilary Blasi, è stato un flop sin dalla prima puntata con un basso livello di ascolti. Anche con le successive puntate Balalaika non ha riscontrato un grande successo. C’è, però, aria di cambiamento per Balalaika. Il programma, infatti, tornerà in onda il 30 giugno. Ma per quale motivo?
Balalaika – verso la finale!
Balalaika: verso la finale!
E’ vero che sin dalla prima puntata Balalaika aveva ricevuto diverse critiche non solo dal pubblico a casa attraverso Twitter. Anche Paola Ferrari ha espresso un suo parere lamentandosi di alcuni momenti del programma. Anche la puntata di ieri sera è stata criticata. Un po’ gossip per le troppe domande a Maxi Lopez sulla sua vita privata, che i social hanno definito inopportune. Insomma una puntata fatta ancora una volta di battute inopportune, nomi e cognomi pronunciati in modo sbagliato dei calciatori e domande fuori luogo nei confronti di Maxi Lopez. Un esempio è stato il commento del dopo partita Argentina-Croazia. La battuta fuori luogo è stata fatta dalla Gialappa’s band: “Ma per contratto che il nome di Icardi non lo puoi dire?!“. E le domande sull’ex amico di Lopez sono andate avanti, tanto da scatenare la furia del web.
Balalaika – Maxi Lopez ospite
A partire dal 30 giugno, però, ci saranno dei cambiamenti per il programma. Prima di tutto la modifica del nome da “Balalaika, dalla Russia col pallone” a “Balalaika, verso la finale!“. Questa sosta era prevista sin dall’inizio e non si tratta di una conseguenza con ciò che è successo con Maxi Lopez e il poco successo riscontrato. A spiegare perché questo cambiamento è stato Alberto Brandi:
Il programma tornerà in onda il 30 giugno con un nuovo taglio in cui la componente sportiva sarà più presente e quella sportiva più confinata, come da comunicato emesso ieri prima della trasmissione e nonostante l’ultimo dato sia stato soddisfacente, ma possiamo fare di più.
Fonte: Iltempo.it