Michelle Hunziker, insieme a un gruppo di donne ben organizzate, ha dedicato un divertente e significativo madley per le donne. L’esibizione sul palco di Sanremo era un messaggio contro la violenza di genere.
La terza serata del 68esimo Festival di Sanremo ha avuto un momento esilarante, ma nello stesso tempo di riflessione. Mentre Michelle Hunziker era intenta a cantare “I Maschi” di Gianna Nannini, viene interrotta improvvisamente da una ragazza seduta in platea. In seguito, diverse donne tra il pubblico si alzano e richiamano l’attenzione della conduttrice, fingendo una contestazione. Parte così, con “Le donne lo sanno” di Ligabue il falsh mob dedicato alla violenza sulle donne.
Ovviamente, di improvvisato non c’era niente… anzi. Le donne, salite sul palco, erano ben organizzate e hanno iniziato a cantare un madley insieme a Michelle dedicato al gentil sesso. “Non sono una signora” della Bertè, “Viva la mamma” di Edoardo Bennato, “Donne” di Zucchero e “Gli uomini non cambiano” di Mia Martini, sono alcuni dei brani interpretati e coreografati dalle stesse. Per concludere poi con “Quello che le donne non dicono” di Fiorella Mannoia, un inno per rappresenta tutto il mondo femminile. Il messaggio che hanno voluto lanciare è quello di ricordare l’importanza della donna e la lotta contro la violenza di genere.
Finita l’esibizione del gruppo di donne sul palco, Michelle dice alla fine: “Portare femminilità sul palco è sempre stato un mio sogno, questa battaglia dobbiamo farla tutti uomini e donne, solo l’unione fa la forza”. E questo è un tema centrale al festival, ricordiamo anche il fiore, che molti cantanti in gara e ospiti indossano, fatto simbolo della lotto contro la violenza sulle donne. Un fiore portato in testa o sul petto degli artisti, per dire “Io ci sono”. Questa un’idea nata dal sindaco di Sanremo e sposata dalla conduttrice del Festival.
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