Call of Duty: Warzone, lo spin-off battle royale della saga Activision, ha visto l’inserimento di un nuovo operatore, oltre alla modifica delle playlist di gioco.
Nella giornata di ieri, Call of Duty: Warzone ha abbracciato alcune modifiche relative alla propria offerta ludica, grazie ad uno dei periodici aggiornamenti che, come vuole la tradizione del genere, hanno investito la struttura di gioco.
La prima riguarda l’introduzione di unnuovo Operatore, già anticipata durante l’annuncio della Stagione 3 dello shooter firmato Infinity Ward, che è adesso disponibile all’acquisto all’interno dello shop presente tanto in Warzone che in Modern Warfare. Il Ronin Operato Bundle può essere acquistato al prezzo Stagione 3, e vi permetterà di mettere le mani sui contenuti in-game che vede nell’immagine subito sotto.
Le novità in casa Warzone, però, non sono finite certo qua, dato che la giornata di ieri ha visto anche la modifica delle playlist di gioco, che hanno quindi rinfrescato la proposta ludica del titolo Infinity Ward. La notizia delle variazioni è giunta direttamente dall’account Twitter della compagnia, che attraverso un post ha comunicato di aver apportato le seguenti variazioni al gioco:
A playlist update is rolling out now across all platforms: – Added Cranked (replaces Drop Zone) – Cabin Fever 24/7 (Shipment, Rust, Shoot House, Hackney Yard, and Hideout) – Removing Stir Crazy playlist – Removing Realism Ground War – Removing Aniyah Palace from Ground War pic.twitter.com/MB6Iryg8gf
Come vi abbiamo anticipato pochi giorni fa, nel futuro di Call of Duty: Warzone non ci sarà spazio soltanto per questo tipo di aggiornamenti, dato che Infinity Ward sta guardando molto attentamente al modello di update che è alla base del successo di Fortnite, pertanto sta pensando di attuare una simile strategia di supporto a lungo termine anche per la propria creazione. Con questo è tutto per l’aggiornamento settimanale di Call of Duty: Warzone, pertanto non possiamo fare altro che invitarvi a continuare a seguirci sulle pagine di Gogo Magazine.
Gamer cresciuto all'ombra del tubo catodico, sia in casa che in sala giochi, amante del Giappone in ogni sua forma, traduttore freelance e aspirante musicista non ancora pronto ad appendere lo strumento al chiodo. Dopo quasi un decennio trascorso a scrivere di videogiochi da semplice blogger, sono pronto ad intraprendere una nuova avventura editoriale.