Videogame

Final Fantasy: inizialmente i designer dei Moguri non gli diedero la minima importanza…

Una delle caratteristiche fondamentali della serie Final Fantasy, sono quei classici elementi che ricorrono in ogni suo singolo capitolo, elementi che hanno segnato inevitabilmente la storia del franchise, divenendo a poco a poco sempre più iconici.

Tutti quanti sanno che la serie Final Fantasy si compone di differenti capitoli, tutti quanti distaccati l’uno dall’altro, tutti sanno che esistono differenze abissali fra loro, eppure alcuni elementi ricorrono sempre, ritornano sempre, rappresentando quello che di fatto potremmo tranquillamente definire un “marchio di fabbrica” vero e proprio di questi videogiochi.
I Moguri ne sono un esempio palese, sono un esempio di come un qualcosa di “casuale”, sia riuscito nel tempo a scavarsi un posto di tutto riguardo sia nel commercio stesso, sia, ovviamente, nel cuore dei fan di tutto il mondo.

In relazione a tutto questo, recentemente parlando , Square Enix, in occasione del trentesimo anniversario di Final Fantasy 3, ha rilasciato una lunga intervista fatta ad Hiromichi Tanaka, colui che nel 1990 lavorò come designer al gioco. In essa, fra le altre cose, viene affrontato il tema della nascita dei Moguri e della loro primissima comparsa.

 

Come ben sappiamo, ogni capitolo di questa serie ha da sempre introdotto qualcosa di nuovo, qualcosa di inedito, Final Fantasy 3 non è stato da meno. Proprio nel corso della sua creazione venne chiesto ai vari designer di introdurre una società che dimorasse fra le caverne, e proprio a partire da questa proposta coloro che lavoravano al progetto partorirono i primi Moguri.
Sicuramente non immaginavano quale sarebbe stata la risposta generale nei confronti di quel semplice inserimento…

Queste sono state le parole di Tanaka in merito:

“Come posso dirlo … non sono un tipo di personaggio che ricordo, al momento, in una posizione speciale o importante, o anche particolarmente memorabile”

“Era solo uno dei tanti personaggi, e l’abbiamo aggiunto semplicemente perché volevamo mettere qualcuno in queste grotte. Erano personaggi di una razza che abitava nelle caverne; non avremmo immaginato che sarebbero diventati una mascotte “.

Dunque dalla loro casualità, dal loro semplice “avanzare” nel lavoro, abbiamo ottenuto uno degli elementi più iconici di tutti i Final Fantasy.

Fonte: Kotaku.

Nicholas Massa

Ho sempre trovato nella scrittura un qualcosa di mio: il poter esprimere quanto ho dentro, parlando di argomentazioni che amo, penso sia un'obiettivo di vita importantissimo. Studente in Lingue, culture, letterature e traduzione, dopo la pubblicazione di due romanzi ho intrapreso la strada del giornalismo senza guardarmi dietro.

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