Ubisoft presenta il nuovo capitolo della saga di Assassin’s Creed e introduce il personaggio di Kassandra, l’ultima eroina femminile di una lunga stirpe.
Presentato nel corso dell’ultimo E3 di Los Angeles, Assassin’s Creed Odyssey uscirà ufficialmente il 5 ottobre 2018.
Tra le novità più importanti annunciate da Ubisoft nel corso della conferenza, impossibile non elencare la possibilità di prendere parte all’avventura di questo nuovo titolo degli assassini nei panni di Kassandra.
In tal senso Ubisoft è già dovuta correre ai ripari dinanzi alla polemica scoppiata in questi giorni sul poco materiale ufficiale riguardante il personaggio femminile. La casa francese, che tra l’altro nel corso della presentazione ha posto parecchia enfasi sul concetto di parità di genere anche per quanto concerne le relazioni che si potranno intrattenere con gli NPC, ha risposto motivando il tutto come legato all’obbligo di inviare con un certo anticipo i materiali promozionali in vista dell’E3 e non certo ad una disparità di trattamento tra i due protagonisti.
In principio fu Lara Croft
Kassandra è solo l’ultimo di una lunga serie di personaggi femminili protagonisti nelle saghe videoludiche.
Capostipite di questa fortunata generazione di eroine da console è sicuramente Lara Croft e il suo Tomb Rider.
Comparsa per la prima volta sullo schermo nell’ormai lontano 1996 e con all’attivo più di tredici titoli (di cui uno in arrivo a breve) di cui è protagonista, Lara Croft fu la prima indiscussa regina del gamepad ad ottenere un videogioco totalmente dedicato a lei, facendo si che il suo personaggio diventasse, se possibile, ancora più influente del videogioco stesso.
A dire il vero intorno al personaggio della coraggiosa archeologa respira da sempre un pesante dibattito su quanto Lara possa essere realmente un modello e un’icona di progresso o quanto semplicemente una creazione maschilista. Ciò nondimeno, complice anche lo sbarco sul grande schermo, è impossibile non tener conto del suo personaggio nel novero delle Leggende dei videogame.
Aloy: l’emarginata
Protagonista dell’acclamato Horizon Zero Dawn, prodotto nel 2016 da Guerilla, Aloy rappresenta l’evoluzione della società e, di conseguenza, del dibattito sulla presenza femminile nei videogiochi (e non solo) che ha caratterizzato gli ultimi tempi.
Horizon Zero Dawn, con la sua ambientazione post apocalittica, è un gioco d’avventura pieno di azione e momenti di battaglia, di quelli che classicamente vedono al centro dell’attenzione un eroico personaggio maschile o un raffinato e simpatico scapolone come Nathan Drake, ma non qui. In Horizon Aloy è, ancor più di ogni possibile classificazione di genere, la protagonista di un mito: l’emarginata destinata alla rivincita sociale nel ruolo di guida e Salvatrice.
Aya ed Evie: il Credo degli assassini
Senza distanziarsi troppo dall’ultimo titolo nato in grembo ad Ubisoft, due precursore di Kassandra sono poi l’acuta e intelligente Evie Frye in Assassin’s Creed Syndicate e la coraggiosa e fiera Aya (o Amunet) di Assassin’s Creed Origins. Due eroine dal carattere tanto forte da mettere spesso in ombra le rispettive controparti maschili.
Grande interesse, dunque, regna intorno al personaggio di Kassandra in Assassin’s Creed Odyssey che raccoglie il testimone in questo nuovo capitolo. Tanto più che l’Antica Grecia offre un contesto filosofico e culturale (in alcune Polis la donna godeva infatti di una condizione e di uno status sociale relativamente “moderno”) tale da caricare se possibile ancor di più di aspettative questo nuovo capitolo di Assassin’s Creed.
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