È finito l’embargo di “Captain Marvel” e le recensioni internazionali sono online: il cinecomic convince una buona parte dei critici, ma non tutti.
“Captain Marvel” esce al cinema in Italia domani, mercoledì 6 marzo 2019, mentre negli Stati Uniti sarà nelle sale a partire dall’8 marzo. Finito l’embargo per la critica, sono fioccate le prime recensioni della pellicola, che nel complesso risultano positive (su Rotten Tomatoes il punteggio è del 91%), ma si trova anche chi ha un po’ dell’amaro in bocca. Ecco alcuni estratti dalle recensioni di “Captain Marvel” dai principali siti internazionali (via Entertainment Weekly)!
Darren Franich per Entertainment Weekly su Captain Marvel:
“Captain Marvel è ovunque, da uno spazio con navicelle spara-laser all’action automobilistico nelle strade della Los Angeles degli anni ’90. Quest’ultimo film dei Marvel Studios conta nel cast la vincitrice dell’Oscar Brie Larson, che è affetta da amnesia (perseguitata dai ricordi di Annette Bening, come lo sono tutti i migliori umani). Così la protagonista non sa chi è e il film intorno a lei ha un problema simile.”
Owen Glieberman per Variety su Captain Marvel:
“Captain Marvel è solo il secondo grande film Hollywoodiano ad avere una supereroina femminile al centro, ma è più esperto e più elevato in finzione rispetto a Wonder Woman, perché è una storia di origini come capo del gioco.”
Todd McCarthy per The Hollywood Reporterthis su Captain Marvel:
“Il film non è noioso, esattamente, ma semplicemente mondano, caratterizzato da una trama priva di immaginazione, cattivi a basso costo, uno stile visivo blando e una mancanza di estro in ogni dipartimento. Oppure mettetela in questo modo: ciò che Black Panther ha fatto per la rappresentazione afroamericana nei film supereroistici non è stato fatto per le donne in Captain Marvel. E se venisse a scontrarsi contro il baluardo del franchise rivale, Wonder Woman, non ci sarebbe dubbio su chi ispirerebbe le scommesse più pesanti.”
April Wolfe per The Wrap su Captain Marvel:
“A volte il film ha tutte le caratteristiche di un’ampiamente efficace pubblicità della Nike. Conoscete il tipo, donne che cadono e si alzano di nuovo, i tempi della resistenza e dello scherno finché piangete nella vostra camera? Ma i due registi, lavorando da uno script che hannoco-scritto con Geneva Robertson-Dworet, hanno apparentemente preso spunto da tutto ciò che li circonda nel 2019 che rende assolutamente obsoleto e scherza su alcuni stereotipi sessisti con una storia che grida: ‘Credo che non ci abbiate sentito quando dicevamo che non vogliamo sorridere!'”
David Ehrlich per IndieWire su Captain Marvel:
“Tanto generico e retrogrado quanto Black Panther era specifico e rivoluzionario, Captain Marvel è una delusione frustrante in un momento in cui ogni blockbuster inclusivo è oggetto di polemiche in quanto pensato come la battaglia decisiva nelle nostre guerre culturali infinite.”
Kenneth Turan per The Los Angeles Times su Captain Marvel:
“Con una brillante e potente Brie Larson nei panni di una donna con un publio che avrebbe messo K.O. Muhammad Ali, la notizia non è che questa produzione pre-venduta su una supereroina fattasi da sola venderà tonnellate di biglietti, ma che è veramente bello. Per questo non solo ringraziamo Brie Larson, che riesce ad impersonare perfettamente il personaggio, come gli altri membri del cast incluso Samuel L. Jackson, Ben Mendelsohn, Annette Bening e Jude Law, ma anche i registi e co-sceneggiatori Anna Boden e Ryan Fleck.”
Matt Singer per ScreenCrush su Captain Marvel:
“Vers riesce ad essere la migliore versione di sé. Captain Marvel non ci arriva mai. Ha molti buoni attori, un paio di plot twist intelligenti, ma mai raggiunge il livello dei migliori film Marvel. L’action è troppo confusionaria e la protagonista – smemorata per gran parte del film – è ripetutamente oscurata dalle sue carismatiche co-star.”
Helen O’hara per Empire su Captain Marvel:
“C’è molto da assorbire – qualche pausa nel primo atto avrebbe fatto comodo – e Captain Marvel è così ansioso di enfatizzare la forza di Danvers che a volte si dimentica di permetterci di dare uno sguardo alla sua vita interiore e le sue – presumibili – insicurezze; è una buona cosa che Brie Larson è sia dotata che carismatica, o sarebbe un po’ noiosa. Sembra anche che sia stata tagliata molto: alcuni sguardi a McKenna Grace come giovane Carol, mostrando la sua relazione difficile con il padre, sembrano sorprendentemente brevi. Potete anche percepire che ci sarebbe stato più da fare per Annette Bening a sua volta, dato quanto bene appare questo personaggio quel poco che è sullo schermo. In ogni caso, una volta che Carol Danvers si connette con Fury, la coppia porta il film sulla stratosfera.”
Rosie Knight per Nerdist su Captain Marvel:
“Captain Marvel è un divertente, fresco sguardo su un film supereroistico e dà uno squarcio su un futuro interessante per il Marvel Cinematic Universe. È un film di fantascienza carico di action, che è al suo meglio quando è sincero ed è un buon primo passo per rettificare alcuni degli errori passati del franchi se. Ma venire dopo film da togliere il fiato come Black Panther, Thor: Ragnarok e anche Wonder Woman significa che a volte l’impatto di Captain Marvel avrebbe potuto essere più grande se fosse uscito più vicino all’epoca in cui è ambientato.”