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Musica

Biagio Antonacci: “Mi fai stare bene” festeggia vent’anni

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Biagio Antonacci arriva a un traguardo importante: “Mi fai stare bene”, uno degli album che più hanno determinato la longevità della sua carriera e sesto in ordine cronologico, compie vent’anni. Quale modo migliore di festeggiarlo se non attraverso una rivisitazione dell’intero album?

Sicuramente è la stessa domanda che si sarà posto Biagio Antonacci quando ha deciso di pubblicare una nuova versione dell’album. Infatti “Mi fai stare bene – 20th anniversary” verrà pubblicato il 12 ottobre e vista l’importanza dell’anniversario, Biagio Antonacci ha pensato bene di fare un regalo ai suoi fan storici che tanto amano l’intensità delle interpretazioni del cantautore milanese: “E quanto tempo ancora” e “Il prato delle anime” verranno rivisitate da Biagio Antonacci in versione acustica.

Quindi l’album conterrà le tracce già presenti nella versione pubblicata nel 1998, oltre a queste due bonus track. Ma le sorprese non sono finite qui: la nuove versione di “Mi fai stare bene” potrà essere acquistate in due formati che vista la diversa qualità di entrambi, propone una duplice fruizione delle tracce. Stiamo parlando della possibilità di acquistare l’album o in cd digipack o in vinile colorato 180 grammi. Inoltre Biagio Antonacci ha deciso di pubblicare un 45 giri che sul lato a presenta “Iris (tra le sue poesie)” mentre sul lato b è presente “Quanto tempo e ancora”.

Cosa rappresenta “Mi fai stare bene” per Biagio Antonacci?

Perché queste undici tracce per Biagio Antonacci sono così importanti tanto da prendere la decisione di rivisitarle, correndo anche il rischio di stravolgerle in negativo (per alcuni)? Perché con “Mi fai stare bene”, è diventato “grande” in tutti i sensi: per la prima volta ha deciso di essere il produttore discografico di un suo pezzo e perché lo stesso titolo è il manifesto della sua musica cioè un inno alla positività, alla solarità. Inoltre Biagio Antonacci con questo disco, riesce a raggiungere un traguardo importantissimo, tenendo conto soprattutto dei risultati ottenuti dalla discografia italiana in quegli anni:il cantante milanese infatti riuscì a vendere 800.000 copie e l’album restò in classifica per ben due anni.

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