All’assegnazione degli Oscar mancano più di nove mesi, ma l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, che organizza la premiazione dal 1929, sta già pensando a come si terrà la cerimonia data l’epidemia di coronavirus che ha paralizzato il settore cinematografico.
La premiazione, prevista per il 28 febbraio 2021 al Dolby Theatre di Los Angeles, è confermata. A mancare, però, saranno i cocktail party, gli eventi di lancio, le cene solidali. In teatro e sul red carpet si manterranno le distanze di sicurezza.
I film dovranno essere caricati sulla piattaforma “Academy Screening Room” almeno 60 giorni prima dell’uscita su qualsiasi altra piattaforma.
Sul piano documentari, basterà che un titolo sia stato annunciato o programmato come parte della selezione di uno dei festival cinematografici “qualificanti”. Tra questi ci sono il Berlin International Film Festival, il Sundance Film Festival, e il Tribeca Film Festival. Inoltre le statuette assegnate non saranno 24 ma 23: i premi per miglior mixaggio e miglior montaggio sono diventati un unico riconoscimento, quello per il miglior sonoro.
Tra i vincitori dell’edizione passata: “Parasite” di Bon Joon Ho come miglior film; Joaquin Phoenix in “Joker” come miglior attore; Brad Pitt in “C’era una volta…a Hollywood” come miglior attore non protagonista; “Toy Story 4” come miglior film d’animazione.