La piattaforma streaming LGBTQ “GagaOOLala” è arrivata in tutto il mondo venerdì, eccetto che in Cina e Corea del Nord. “GagaOOLala” è un’invenzione della Portico Media, società di Taipei tra i fondatori del “Taiwan International Queer Film Festival”. L’abbonamento mensile costa $6,99 al mese. Tutti i film hanno sottotitoli in cinese e inglese, mentre la scelta delle lingue di cui fornire un doppiaggio sarà basata sulla popolarità della piattaforma nelle varie regioni.
La piattaforma è una novità non tanto per i suoi contenuti, ma per il fatto che sia asiatica. Il fondatore Jay Lin ha dichiarato “So che ci sono altri servizi LGBT-focused in Europa e negli Stati Uniti, ma sono occidentali. Ci sono pochissimi titoli asiatici; questa è la prima volta in cui un servizio pieno di titoli asiatici è disponibile in tutto il mondo”.
“GagaOOLala”, i contenuti originali della piattaforma streaming LGBTQ
Tra i contenuti originali della piattaforma streaming LGBTQ “GagaOOLala”: il film taiwanese “The Teacher“, che ha fatto vincere all’attrice Winnie Chang un Golden Horse Award, e “Handsome Stewardess“, il primo film prodotto a Singapore con protagonista una coppia omosessuale. Durante la pandemia da coronavirus sono disponibili alcuni contenuti gratuiti, tra cui il film “Brief Story from the Green Planet”, che ha vinto il Teddy Award al Berlin International Film Festival.
Le storie preferite dagli utenti della piattaforma appartengono al genere “boys’ love” – film con protagonisti ragazzi omosessuali, che vengono guardati perlopiù da adolescenti e donne. “Mentre cercavamo partner commerciali, siamo rimasti sconvolti dal vedere che ci sono milioni di persone nel mondo che amano i film “boys’ love”, ha dichiarato il fondatore.
Tra i prossimi titoli in uscita sulla piattaforma streaming LGBTQ: “Ghost Boyfriend”, una trilogia sovrannaturale; “7 Minutes”, un thriller francese; “Present Still Perfect”, una storia d’amore omosessuale.
Jay Lin ha anche dichiarato di voler produrre in Cina, che al momento ha censurato i contenuti omosessuali (e ha bannato anche Google, app sulla quale si appoggia GagaOOLala): “Spero che potremo creare collaborazioni interessanti; storie che non siano solo di un paese o di una nazione”.