Bojack Horseman è ormai diventata una vera e propria serie di culto. Fin dalla sua primissima uscita aveva catturato moltissimi fan in tutti il mondo, per poi affascinarli sempre di più con i suoi sviluppi profondi ed introspettivi, fusi ad una critica contemporanea tagliente e senza troppi filtri. Quanto influiranno i premi sl prestigio della serie?
Il fascino di Bojack Horseman non risiede solamente nella sua narrazione, ma anche dal mondo che da essa si origina e dalle teorie che i fan hanno costruito nel corso del tempo. Con la recente ufficializzazione di una sesta stagione i fan di tutto il mondo sono tornati a riflettere su quello che verrà o potrebbe accadere, e nel frattempo il suo creatore, durante gli attuali lavori in corso, ha parlato di qualcosa di molto importante.
La serie tv non è troppo estranea ai premi televisivi, ricordando la vittoria di Will Arnet come voce di Bojack Horseman durante i quarantaseiesimi Annie Awards di quest’anno, eppure i pensieri a riguardo, da parte di Bob Waksberg, non tardano ad arrivare.
Durante una recente intervista ad IndieWire il creatore della serie ha rivelato:
“Non pensavo che avremmo mai superato gli Annies”
“Sono elettrizzato di averlo fatto. Questa è la community dell’animazione. Ho sempre dato per scontato il fatto che ‘Oh, immagino che a loro non piacciamo.’ “
Questa ansia nei confronti dei giudizi altrui, sembra che abbia ispirato una sorta di insicurezza verso il lavoro fatto con Bojack Horseman, soprattutto in relazione alla singola nomination ottenuta fino ad ora agli Emmys, nei confronti della performance di Kristen Schaal nella terza stagione dello show.
Successivamente Waksberg ha continuato:
“Ogni anno abbiamo questa conversazione su come partecipare alle candidature degli Emmys: vogliamo presentarci di nuovo come serie animata o vogliamo fare la miglior commedia?
In base a quanto riportato, sembrerebbe che la sua frustrazione derivi dalle limitazioni, per quanto concerne l’animazione, della Television Academy:
“Devi scegliere una corsia”
“Devi scegliere animazione o live-action.”
Questa scelta ha però un gigantesco peso sul genere definitivo, almeno in ambito competitivo, che andrà a disegnare la serie, dato che una volta indicato, quel genere andrà ad definire il prodotto per sempre, senza possibilità di cambiarlo in futuro.
Il creatore di Bojack Horseman ha poi parlato della visibilità che una serie, partecipando a questo genere di competizioni, potrebbe ricevere:
“Non ho bisogno della spinta dell’ego”
“Perché vogliamo vincere un premio? Sì, mia nonna sarebbe molto orgogliosa, ma penso che sia anche così che le persone possano sentirne parlare, ‘Oh, questo spettacolo ha vinto un premio. Immagino sia buono. Dovrei guardarlo ora. ‘”
“L’arte è un dialogo”
“Sto lanciando pietre attraverso un baratro e sperando che le persone li catturino dall’altra parte. Qualunque cosa catturino, questo è lo spettacolo. “
Fonte: IndieWire.