Breaking Bad è senza dubbio una serie iconica nel panorama dell’intrattenimento moderno e contemporaneo. Con le sue 5 stagioni è riuscita a far perdere la testa a milioni di persone ispirando un amore che sembra non spegnersi mai. Andando oltre le chiacchiere nei confronti del film in corso d’opera e al coinvolgimento di Aaron Paul, nuove svolte hanno riportato la serie sulla bocca di tutti, nuove curiosità dal dietro le quinte.
Recentemente Aaron Paul ha rivelato che Bryan Cranston lo convinse che il suo personaggio, in Breaking Bad, sarebbe stato ucciso durante gli inizi della serie. L’idea intorno a questo scherzo è nata probabilmente dal fatto che Jessie Pinkman avrebbe dovuto sul serio morire dopo la prima stagione, se non fosse che l’abilità dell’attore, fusa ad altre dinamiche esterne, cambiarono le carte in tavola.
Queste sono state le parole dell’attore con THR:
“Inizialmente pensavo di aver firmato per lavorare ad una serie completa. Poi, non appena arrivavo alla fine di una stagione, o a metà, ogni volta che avevo in mano una sceneggiatura, [pensavo] ‘Questo è il momento’.”
Successivamente ha parlato del modo in cui Bryan Cranston lo prendeva in giro, stuzzicandolo, sul set di Breakng Bad:
“[Cranston] non ha aiutato la situazione, quel bastardo! Diceva: “Ehi, hai letto la prossima sceneggiatura?” E io ero tipo, ‘Nah, l’hai capita?’, e lui era tipo, ‘Oh’, e voleva darmi questo grande abbraccio a cui rispondevo ‘Cosa?’, e lui rispondeva, ‘Ehi amico, doveva finire un giorno, ma almeno esci con le pistole in fiamme’, qualcosa del genere. Io gli rispondevo ‘Di cosa stai parlando?’ [Lui mi faceva] ‘Leggilo e chiamami, se vuoi parlare’, e poi se ne andava!”
La reazione di Aaron a queste frasi di Cranston era fulminea, si dirigeva immediatamente verso l’ufficio di produzione di Breaking Bad per richiedere il suo copione e controllare la situazione, ordinando loro di darglielo subito. Quando gli rispondevano che non era ancora pronto e che non poteva averne accesso in quel momento, allora cominciava a farsi delle paranoie legate alla morte del suo personaggio:
“[…]poi ho pensato, lo stanno trattenendo perché sanno che è qui che muoio.”
Successivamente, parlando del collega Bryan Cranston, oltre ad elogiarlo per il suo immenso talento sul set di Breaking Bad lo ha anche definito ” la persona più immatura che conosco, professionale ma al contempo immaturo”.
Ho sempre trovato nella scrittura un qualcosa di mio: il poter esprimere quanto ho dentro, parlando di argomentazioni che amo, penso sia un'obiettivo di vita importantissimo.
Studente in Lingue, culture, letterature e traduzione, dopo la pubblicazione di due romanzi ho intrapreso la strada del giornalismo senza guardarmi dietro.