Ancora cancellazioni da parte di Netflix, che colpisce un suo neo-prodotto, Everything Sucks! dopo la pubblicazione di una sola stagione.
Il colosso del video-streaming Netflix ha cancellato la sua nuova serie, distribuita a febbraio 2018, Everything Suck!. A riportare per primo la notizia è il magazine statunitense Variety. Everything Sucks! si aggiunge alla recente cancellazione di serie televisive di stampo comico, come Disjointed e Haters Back Off!, che evidenzia il sempre più interesse di critica e pubblico verso prodotti distopici o drammatici, come Westworld e 13 reasons why.
I protagonisti di Everything Sucks!
Secondo quanto riporta Variery, Everything Sucks! è stato cancellato per i giudizi non totalmente positivi da parte di pubblico e critica. Uno dei produttori esecutivi della serie, Jeff Pinkner, ha ringraziato Netflix dell’opportunità, e si è detto fiero della sua produzione. Ecco cosa ha dichiarato dopo la cancellazione di Everything Sucks!:
“Noi siamo super orgogliosi dello show che abbiamo creato – e orgogliosi di aver trovato un pubblico di fan fortemente appassionato, per molti dei quali diventa un importante punto di riferimento, o perché riflette la loro vita attuale, o perché riprende la loro adolescenza. Siamo grati a Netflix per l’opportunità, ma anche molto dispiaciuti perché non continueremo a raccontare questa storia.”
Everything Sucks: cosa è stato cancellato?
Una scena tratta da Everything Sucks!
Everything Sucks!, oltre a essere caratterizzata da tratti comici e spensierati, porta al suo interno importanti tematiche del mondo LGBT, inquadrandole in un’ottica adolescenziale, quindi in relazione alla scoperta della propria sfera amorosa, e alle paure e alle preoccupazioni di chi affronta queste cose per la prima volta. Everything Sucks!, come ha sottolineato Pinkner, si rivolte sì agli adolescenti che stanno vivendo la loro fase di crescita e sviluppo emotivo, ma anche ai ventenni e ai trentenni, che hanno vissuto in quegli anni la loro fanciullezza o adolescenza. La serie è infatti ambientata negli anni ’90, e ne richiama vestiario, atmosfere, look e colonna sonora, con un grande tributo al pezzo degli Oasis, Wonderwall.