Ne “La Casa di Carta 4” – Stoccolma, all’anagrafe Monica Gatzambide, è uno dei membri più controversi della gang.
“La Casa di Carta 4” è in uscita il 3 aprile su Netflix, seguito di una delle serie TV più guardate degli ultimi anni. La serie narra le vicende drammatiche di una gang di ladri impegnata in rapine estremamente ambiziose e guidata da un intelligente burattinaio, il Professore.
La Casa di Carta 4 – Stoccolma
Facciamo la conoscenza di Stoccolma, all’anagrafe Monica Gatzambide, durante le prime due stagioni de “La Casa di Carta“. Interpretata da Esther Acebo, Monica è la segretaria e l’amante del direttore della Zecca di Stato Spagnola, Arturo Romàn (interpretato da Enrique Arce).
Monica è incinta di Arturo e si trova tra gli ostaggi della banda durante la rapina alla Zecca. Arturo è sposato e ha già due figli, dunque si mostra più volte in disaccordo con la scelta di Monica di tenere il bambino. Essendosi fatta convincere ad abortire, Monica chiede a Denver, uno dei ladri (interpretato da Jaime Lorente Lopez), di farle avere una pillola abortiva. Denver la convince che non è la scelta giusta e le promette che se terrà il bambino le farà avere dei soldi.
Monica riesce a rubare un telefono, ma viene scoperta da Berlino, che ordina a Denver di ucciderla. Il ragazzo desiste, e le spara a una gamba, dicendo a Berlino che l’ha ammazzata. In realtà Denver nasconde Monica in un caveau, dove con il padre Mosca le medica la ferita.
Monica e Denver finiscono per innamorarsi, creando non poche tensioni tra la ragazza e Arturo e tra Denver e gli altri ladri (soprattutto quando Berlino scopre che non è morta come pensava). La ragazza, alla fine della seconda stagione e al termine della rapina, scappa con lui e gli altri membri della banda.
Durante la terza stagione si scopre che Monica e Denver si sono sposati all’estero e che la ragazza ha partorito un bambino, che ha chiamato Cincinnati. Monica si unisce definitivamente alla banda: il suo nome in codice è Stoccolma, derivante dall’omonima “Sindrome di Stoccolma“, che porta il rapito ad innamorarsi del suo rapitore. Monica e Denver si uniscono al nuovo piano organizzato dal Professore, un colpo alla Banca di Spagna, ma tra i due non mancano le tensioni.
Stoccolma – Esther Acebo
Stoccolma è interpretata da Esther Acebo.
Esther è un attrice spagnola, nata a Madrid il 19 gennaio del 1982. Dal 2001 al 2005 Esther ha studiato “Scienze dell’attività fisica e dello sport” presso l’Università di Castiglia, e durante gli anni universitari ha preso le sue prime lezioni di recitazione e interpretazione.
La sua carriera inizia come presentatrice del programma per bambini “Kosmi Club” sul canale castigliano Castilla-La Mancha 1, e di “Non Stop People”, canale di Movistar+. Il debutto da attrice si ha nel 2011, nella seria televisiva “Angel o Demonio“, sul canale Telecinco. Nel 2016 debutta al cinema nel film “Los encantados“, dove interpreta la protagonista Amnesia Carrasco. La Acebo è attiva anche a teatro, con ruoli principali in opere come “Petra”, del 2014 e “El ojo de la aguja”, del 2018, entrambe dirette dalla regista Estefania Cortes.
La sua popolarità internazionale si deve al ruolo di Monica Gatzambide/Stoccolma nella serie televisiva “La Casa di Carta”, che ha debuttato il 2 maggio 2017 sulla piattaforma di streaming Netflix e che è ormai alla sua quarta stagione. Nel 2019 ha interpretato il ruolo di Diana nella serie “Antes de perder“, in esclusiva sulla piattaforma di streaming spagnola Playz, e il ruolo di Olivia Sotomayor nel cortometraggio per il cinema “Paralelos”.
Vedremo come Stoccolma si evolverà nella quarta stagione di La Casa di Carta in uscita il 3 aprile.
20 anni, studentessa di Economia quando mi va e giornalista sempre. Figlia di una ballerina, sono cresciuta tra musica, danza e arte. Amo viaggiare e scoprire culture, lingue e modi di vivere differenti. Mi nutro di conoscenza, mi piace imparare e stare al passo coi tempi. Anticonformista, simpatica (dicono!) e appassionata di cinema e intrattenimento. A cosa non rinuncerei mai? La mia libertà e un tacco 12 (o un sandalo flat, se non voglio soffrire).