Il successo di pubblico e critica intorno a Stranger Things è indubbio, il lavoro creativo realizzato dai fratelli Duffer è stato accettato e condiviso da milioni di fan ma… La storia dietro la pubblicazione di Stranger Things non è stata altrettanto immediata.
L’idea per la nascita di Stranger Things venne ai fratelli Duffer nel periodo in cui stavano lavorando allo script per lo show di Waywar Pines, show di M. Night Shyalaman. Da questa esperienza, basandosi su quanto avvenuto con quest’ultimo, hanno cominciato a generare idee riguardo ad un qualcosa di personale.
Parlando a The Guardian delle origini di Stranger Things, Ross Duffer ha rivelato:
“Vedevamo la TV diventare sempre più cinematografica, con cose come True Detective.”
L’autore di Stranger Things ha poi continuato:
“E Game of Thrones aprì un genere TV dimostrando quanto non dovesse essere banale.”
Anche Matt Duffer, in accordo con il fratello ha risposto:
“Penso che nessuno avesse immaginato, sei anni fa, che uno show con i draghi sarebbe diventato il più grande del mondo.”
Il creativo di Stranger Things ha poi continuato:
“Quando stavo leggendo i libri del Game of Thrones al college, non potevo farli leggere a nessun altro perché sembravano così nerd. C’era questa spada gonfia sulla copertina, capisci cosa intendo? “
Parlando sempre del genere Fantasy Matt ha sottolineato quanto la contemporanea concezione del tutto sia mutata nel corso del tempo, anche in favore di quello che rappresenta Stranger Things:
“Ho sempre amato la fantasia, o il fantastico. Ho adorato i libri del Signore degli Anelli, Lo Hobbit. E i miei genitori continuano a non capirlo perché odiano le cose fantasy. Nessuno di loro ci è mai entrato dentro. Quindi non so da dove nasca tutto questo. Amavamo spaventarci. “
Anche se l’uscita di Stranger Things avvenne in un periodo in cui il genere era molto più conosciuto ed affermato nelle masse, convincere i dirigenti dei networks alla pubblicazione della loro idea restò comunque un’impresa titanica.
Nel corso del 2016, durante un’intervista a Rolling Stone Matt svelò che tra le 15 e le 20 reti rifiutarono Stranger Things:
“O lo trasformi in uno spettacolo per bambini o fai ruotare tutto intorno al personaggio di Hopper, come investigatore che indaga sul paranormale in giro per la città.”
Disse uno di questi dirigenti al creatore di Stranger Things.
“Poi abbiamo perso tutto quanto vi era d’interessante nei confronti della serie… Una settimana eravamo tipo ‘Questa cosa non funzionerà perchè le persone non riescono a capirla’”
Tutto cambiò nel momento stesso in cui gli ideatori di Stranger Things entrarono in contatto con Netflix, che li mise a sua volta in contatto con il produttore Shaun Levy. Quest’ultimo ha rivelato a The Hollywood Reporter:
“Entro 10 minuti sapevo che questi sarebbero stati i futuri grandi protagonisti.”
“Avevano una sicurezza che era evidente. Quindi, l’abbiamo presentato a Netflix e in 24 ore abbiamo acquistato l’intera stagione. Abbiamo deciso di dirigere tutti gli episodi da soli.”
Queste le basi per una delle attuali serie tv di maggior successo e pubblico e attesa. La storia dietro a Stranger Things e alla sua nascita può far aprire gli occhi verso progetti futuri.
Ho sempre trovato nella scrittura un qualcosa di mio: il poter esprimere quanto ho dentro, parlando di argomentazioni che amo, penso sia un'obiettivo di vita importantissimo.
Studente in Lingue, culture, letterature e traduzione, dopo la pubblicazione di due romanzi ho intrapreso la strada del giornalismo senza guardarmi dietro.