Il quinto episodio della seconda stagione di The Bold Type si colora di nuove voci: voci diverse, che rompono gli schemi, voci oneste, che sostengono la verità anche quando è più difficile da affrontare, voci che cercano solo una possibilità di essere ascoltate. Questo episodio di The Bold Type si carica di sfumature di diversità sociali, morali e semplicemente umane che rendono la storia realistica e spontanea nella sua profondità.
Uno degli aspetti più caratterizzanti di The Bold Type sta nella diversità, diversità di storie, diversità di personalità, diversità di tematiche ma ciò che colpisce ogni volta di questa serie è il modo di raccontarla. Abbiamo già visto con quale delicatezza e precisione The Bold Type ha affrontato prima la sessualità di Kat e poi la sua appartenenza bi-razziale, senza mai esagerare, senza retorica a buon mercato. In quest’ultimo episodio invece, The Bold Type ha raccontato un nuovo lato della diversità e lo ha fatto non solo attraverso la voce delle sue protagoniste ma anche attraverso uno storytelling che ha saputo cambiare aspetto a seconda del contesto in cui si è sviluppato.
The Bold Type 2×05 – Chi ha ragione, chi ha torto e chi ha entrambi
Nell’ultimo episodio di The Bold Type la diversità di voci che compongono e rendono viva questa serie si è rivelata protagonista assoluta in tutte le sue sfumature. È inevitabile proprio in questa fase della serie che sia Kat a farsi portatrice e promotrice di alcune di queste sfumature, a rappresentare il simbolo di una voce inedita, di uno sguardo che va al di là delle consuetudini, di un’attitudine nei confronti della sua realtà lavorativa e sociale sempre pronta al cambiamento e alle battaglie che a volte servono per attuarlo.
Ciò che The Bold Type sta portando in scena in questa seconda stagione è proprio questo aspetto fondamentale di Kat: si tratta infatti di una caratterizzazione in cui l’accento posto sulle diversità che Kat incarna non la definisce in maniera sterile ma l’aiuta in realtà a riconoscersi ancora di più nel tipo di persona che è sempre stata. Fin dalla prima stagione di The Bold Type infatti Kat ha sempre posseduto quella grinta ribelle che la spingeva ad abbattere ogni tabù sociale e ad andare controcorrente per privilegiare tutto ciò che era diverso e innovativo, ma la maggiore consapevolezza che adesso ha di sé in quanto donna di colore e bisessuale la rende ancora più sicura di sé e delle sue idee, le dona una maturità nuova che l’aiuta ad affrontare anche il mondo del lavoro con una prospettiva differente, in grado di raggiungere e cambiare un maggior numero di opinioni rispetto alle “provocazioni” social a cui si affidava nella prima stagione di The Bold Type.
È proprio questa infatti l’arma vincente che le permette in quest’ultimo episodio di The Bold Type di fare propria la questione di Angie, una storia che riguarda tanto lei quanto la ragazza coinvolta, perché si tratta principalmente di una sua scelta, si tratta di una sua responsabilità creativa e professionale ossia quella di rafforzare il settore dei social media di Scarlet come più ritiene opportuno, rispettando sempre ciò che il magazine significa, il messaggio che intende trasmettere. Kat e Angie sono in questo episodio le voci più autentiche e originali di The Bold Type e sono anche le voci che caratterizzano l’anima di Scarlet, di un magazine votato al cambiamento, al futuro, all’innovazione.
Kat sceglie Angie come sua collaboratrice proprio per quella voce diversa che riconosce in lei, una voce in grado di scuotere le opinioni e prendere posizione, una voce in grado certamente di sfumare le tonalità di una realtà spesso monocolore ma anche una voce che non si definisce esclusivamente per il suo background culturale o razziale ma semplicemente si accompagna ad esso, come una caratteristica fondamentale ma non unica di sé. Kat sceglie Angie perché è giusta per Scarlet in ogni suo aspetto, dalla passione che nutre per la rivista al desiderio di cambiare la sua realtà, ma soprattutto Scarlet accetta Angie perché è lei stessa a dimostrare quanto la sua diversità sia solo un punto di partenza.
Credo che sia proprio questo il nucleo della tematica sociale che The Bold Type ha affrontato in questo episodio ossia far capire come la diversità non sia solo una questione di etichette bensì una questione di possibilità, di voci che cercano solo un’occasione per essere ascoltate, di cambiamenti che possano mostrare un nuovo volto di una realtà spesso stereotipata. E le sfumature più realistiche e tridimensionali di questa tematica sono state espresse in questo episodio di The Bold Type non solo dalla storyline di Angie ma soprattutto probabilmente dal confronto tra Kat & Jane.
Ciò che più mi ha colpito di questo confronto portato in scena da The Bold Type è stato notare quanto in realtà entrambe le posizioni fossero in un certo senso comprensibili, soprattutto quella di Jane che inizialmente è apparsa “sbagliata”. Uno degli aspetti più ammirevoli di Jane e della sua caratterizzazione in The Bold Type è proprio la sua capacità di mettersi in discussione, di smussare delle opinioni spesso decide, di lasciare la sua posizione di partenza per provare a capire quella che ha di fronte, ed è proprio questa sua maturità che le permette di leggere nelle parole di Kat la difficoltà che essere “diversi” comporta ancora oggi. Ma allo stesso tempo, seppure in maniera differente, anche la posizione di Jane presentata da The Bold Type in fondo si carica di una serie di realistiche problematiche che la umanizzano profondamente. Anche la voce di Jane infatti rappresenta per The Bold Type una costante e vederla così spenta e priva di possibilità comporta per la ragazza una condizione di disagio non solo creativo ma soprattutto finanziario, lasciandola in balia di una precarietà che esula anche dalle necessità secondarie e si afferma in preoccupazioni più serie.
Anche la riappacificazione finale tra Jane e Kat ha mostrato quanto The Bold Type abbia caratterizzato il loro confronto su due livelli in cui fondamentalmente avevano entrambe ragione: da una parte infatti c’è la questione della diversità su cui Kat giustamente puntava, dall’altra c’è la condizione economica precaria che attanaglia Jane, simbolo di una generazione giovane che lotta proprio tra le capacità e i sogni e l’impossibilità di realizzarli.
Ma quando si tratta di diversità e di voci in grado di scuotere la nostra ordinarietà sociale, non è solo a Kat & Jane che questo episodio di The Bold Type faceva riferimento ma anche alla pura onestà della voce di Sutton, una donna che nonostante i compromessi che ha dovuto accettare per creare una posizione che merita nel suo lavoro, ha ancora un’innocenza morale difficile da riscontrare nella vita di tutti i giorni ma che lei rende sempre straordinariamente semplice.
L’aspetto che più mi porta a provare genuina empatia nei confronti di Sutton soprattutto in questa stagione di The Bold Type è notare quanto purtroppo al momento lei non stia ricevendo in cambio, per le scelte difficili ma giuste che ha compiuto, il riconoscimento che merita, ritrovandosi invece puntualmente delusa sia dall’ambito professionale che da quello personale. La decisione di lasciar andare Richard infatti porta con sé ancora profondi dubbi soprattutto nel momento in cui il suo secondo tentativo di rimettersi in gioco è finito nel peggiore dei modi ancora prima di cominciare e questo ulteriore colpo basso rischia di minare presto o tardi la fiducia di Sutton in se stessa, una fiducia che già nei precedenti episodi di The Bold Type aveva vacillato.
The Bold Type 2×05 – Tentativi e Tentazioni
Oltre la tematica sociale che ha pervaso questo episodio, The Bold Type ha anche portato in scena due percorsi più individuali e dalla natura genuinamente “drama”, vale a dire i tentativi di Jane di rimettere in piedi la sua carriera e le tentazioni inaspettate di Kat.
Dal punto di vista di Jane, affascina notare quanto effettivamente The Bold Type stia costruendo per lei quelle esperienze indispensabili di cui aveva parlato Jacqueline quando Jane le aveva chiesto di tornare a lavorare a Scarlet, esperienze che Jane sta vivendo pienamente, dagli aspetti più divertenti della sua personalità a quelli più problematici, dalle speranze per le possibilità che cerca intorno a sé alle delusioni per le porte “chiuse in faccia” che spesso riceve. È coinvolgente assistere al percorso di questa giovane scrittrice perché profuma di realismo e ottimismo, perché ancora una volta The Bold Type racconta la tua storia attraverso le sue protagoniste.
Dal punto di vista di Kat invece, è stato in parte scioccante assistere a quello che fortunatamente è al momento solo un sogno proibito su Leila ma non serve scomodare Freud per temere che il subconscio di Kat stia cercando di dirle qualcosa, proiettando così un’ombra che non ci piace affatto sulla coppia più stabile di The Bold Type.
The Bold Type 2×05 – Mamma Mia
Ultima menzione necessaria la merita uno dei momenti migliori di questa stagione di The Bold Type finora, ossia il karaoke portato in scena da Kat, Sutton e Jane, che se da una parte ricreano una nuova versione di Donna & le Dynamos, dall’altra si ritrovano a dover affrontare un epilogo imbarazzante della loro esibizione. E lo fanno nel migliore dei modi!
The Bold Type: Stride of pride - 2x05
Conclusioni
The Bold Type affronta di petto un'altra tematica sociale quotidiana dall'impatto fondamentale, raccontandola con realismo, lucidità e con un ottimismo in grado di diventare ancora una volta una lezione di vita.
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