Seth McFarlane torna in tv con una nuova serie, trasmessa in Italia sul canale di Sky, Fox. Vale la pena guardarla? Per noi sì: ecco i 5 motivi per guardare The Orville secondo Gogo Magazine!
Tv, cinema, tv: Seth MacFarlane torna con una nuova serie comica, allontanandosi dall’animazione per tornare a recitare in prima persona. Lo abbiamo amato per i Griffin, American Dad e The Cleveland Show, per poi seguirlo al cinema con Ted e Un milione di modi per morire nel West. Il poliedrico personaggio tv americano torna con una nuova serie, che a noi sta piacendo molto: ecco i 5 motivi per guardare The Orville, secondo Gogo Magazine.
5 motivi per guardare The Orville: tra comicità e spessore
1) Seth McFarlane
Seth McFarlane: uno dei 5 motivi per guardare The Orville
Il primo dei 5 motivi per guardare The Orville è Seth McFarlane. L’autore, sceneggiatore e attore protagonista della serie è senza dubbio un timbro di garanzia, che negli anni ci ha abituati a una comicità talvolta fuori dal comune, a delle trame ben studiate, seppur semplici, e a personaggi assolutamente volti a conquistare il loro pubblico. Nei panni del Comandante Ed Merder, McFarlane ci introduce in questo nuovo universo, guidando per mano uno spettatore ormai fortemente affezionato a lui.
2) L’universo
Tra i 5 motivi per guardare The Orville… la Orville!
Dove si svolgono le vicende narrate in The Orville? Nello spazio e nel futuro. Colori e look che ricordano molto quelli di Star Trek (recentemente ripresi anche in Black Mirror e nell’episodio di successo USS Callister), e che evidenziano gradi e ruoli dei vari abitanti della navetta spaziale Orville. Il luogo, nel quale si svolgono le vicende, è abitato da esseri provenienti da più pianeti, tutti membri di un’alleanza intergalattica che permette di far vivere in armonia e collaborare gli abitanti di questi mondi. Uno scenario ben studiato, anche se talvolta troppo geocentrico, che rappresenta comunque uno dei 5 motivi per guardare The Orville.
3) Seth McFarlane e la sua capacità di trattare temi di spessore
Diversità e contrasti tra i 5 motivi per guardare The Orville
Non è detto che qualcosa di leggero e che vuole far ridere sia necessariamente qualcosa di stupido, e The Orville proprio non lo è. Tra i 5 motivi per guardare The Orville c’è infatti la capacità della serie, e sopratutto di McFarlane, di affrontare tematiche di grande spessore della nostra quotidianità, traslandole in contesti differenti, e narrandole in maniera efficace e sottile.
4) Piccoli problemi di cuore
Piccoli problemi di cuore tra 5 motivi per guardare The Orville.
Tra gli elementi più interessanti della trama sono i piccoli problemi di cuore, che affliggono il comandante e gli altri membri dell’equipaggio. Il rapporto tra Ed e Kelly, sua ex moglie che lo ha tradito, nonché primo ufficiale della Orville, crea siparietti interessanti, molto umani e veri, dove spesso la risata lascia spazio a una ferita aperta, perfettamente resa dall’interpretazione di McFarlane. Ma accanto ai problemi dei due umani, quelli di altre coppie aliene della ciurma, che cercano di trovare un loro equilibrio tra vita privata e lavoro, presentando punti di vista diversi a quelli a cui siamo abituati, ma nei quali possiamo allo stesso tempo immedesimarci. I piccoli problemi di cuore della serie, così agrodolci, sono parte importante della trama, nonché uno dei 5 motivi per guardate The Orville.
5) Spettatore attivo
5 motivi per guardare The Orville: una serie per tutti
L’ultimo dei 5 motivi per guardare The Orville è una conseguenza dei 4 precedenti motivi per guardare la serie. The Orville è una risposta vincente alla tendenza attuale di guardare serie televisive complesse, che richiedono un contributo attivo da parte dello spettatore. Nonostante la trama lineare, semplice e la sua natura comica e divertente, The Orville è ricco di citazioni e messaggi e informazioni dette e non dette, che richiedono una partecipazione attiva dello spettatore, per una visione a 360°. Allo stesso tempo, però, la serie può essere guardata come un qualcosa di leggero, di sottofondo, perché se in profondità invia un messaggio, superficialmente riesce comunque a coinvolgere lo spettatore.