Con il proseguire della decima stagione di The Walking Dead parecchie sono le speculazioni da parte degli appassionati e dei fan e altrettante le riflessioni sulla strada che questa serie tv sta prendendo.
Mentre tutti quanti restano scioccati ed affascinati dai precedenti sviluppi, sviluppi che hanno assunto una leggerezza grottesca soprattutto per via di un personaggio in particolare, ecco che questo settimo episodio ci riporta coi piedi per terra, spegnendo silenziosamente tutte le apparenze con una scrittura che va oltre il tangibile.
Nel corso di questo episodio di The Walking Dead ci ritroviamo nuovamente fra i fuochi di Alexandria e dei Sussurratori, in questa sorta di guerra fredda che sta creandosi a poco a poco. Entrambi i gruppi, infatti, vengono meno ai patti di confine stabiliti, ed entrambi hanno dei buoni motivi per farlo.
Rabbia, ideali, invidia, dolore, sono queste le motivazioni predominanti a smuovere le azioni di queste due comunità ora più in contatto che mai. Che sia attraverso un ostaggio, che sia attraverso gli incontri fra Aaron e Gamma, sono proprio i punti di contatto ad approfondire e smuovere qualcosa allo spettatore che si costruisce una visione d’insieme.
L’elemento centrale di questa puntata, però, resta l’acqua, acqua che fin dai primissimi movimenti di camera diventa la protagonista principale dell’azione, un elemento che attraverso la regia e la scenografia urla qualcosa a gran voce che soltanto chi conosce gli altri dettagli riesce immediatamente a cogliere. Sarà proprio questa voce silenziosa a guidare Siddiq in un viaggio, in un declino, in una realizzazione molto importante e ben rappresentata.
Qui ritroviamo il dottore in balia dei suoi tormenti, di quelle voci e quelle immagini che lo tormentano fin dagli ultimi eventi di The Walking Dead 9. Lui ha assistito alla morte delle persone che amava e questo forte trauma non lo abbandona, ed è pronto a tornare ogni qual volta chiude gli occhi.
Fin dall’inizio della decima stagione di The Walking Dead lo abbiamo visto combattere quei demoni non riuscendo a venirne a capo, entrando sempre di più nei meandri di quella notte. Con questo episodio si arriva ad una conclusione e nel momento di massima fragilità del personaggio anche ad una soluzione che forse non vedrà mai la luce.
Il colpo di scena finale, la rivelazione, resta un qualcosa riesce a trasporre l’azione su un piano che non soltanto spaventa ma emoziona, con una frase che si concatena alla perfezione con lo scorrere degli sviluppi.
A far da sfondo a tutto questo ritroviamo una Carol senza scrupoli che non trova pace ed è disposta a tutto pur di realizzare la sua vendetta.