La storia che ruota intorno a You ha del curioso, la serie uscì mesi fa, durante il periodo autunnale, con scarsa attenzione generale da parte del pubblico. Il produttore stesso di You, Greg Berlanti, cercò, fin dai primordi, di salvare la sua opera, di fare qualcosa che la conducesse all’attenzione delle masse, con scarsi risultati…
You, alla sua prima uscita, ottenne un pubblico di circa 650.000 persone per ogni episodio. Un risultato che fece rallentare l’entusiasmo sia a Lifetime, sia a Berlanti stesso, il quale proveniva da investimenti precedenti di successo come: “Riverdale”, “Arrow”…
In un intervista, in relazione alla primissima pubblicazione di You, Berlanti ha detto:
“Quasi nessuno l’ha visto”.
In seguito ha tentato in tutti i modi di convincere i dirigenti di Lifetime ha mantenere viva la serie tv, auspicando verso una seconda stagione, senza ottenere risultati. Per loro il viaggio iniziato con You era giunto al termine.
Dopo la resa però, la situazione si è evoluta in maniera del tutto inaspettata. You è diventato un trend sui social network. Sotto Natale le persone continuavano a parlarne e sono uscite le prime recensioni e articoli.
A muovere drasticamente l’ago della bilancia era stato Netflix, la serie era uscita sul suo catalogo arrivando agli occhi della gigantesca utenza registrata sulla piattaforma.
Adesso You, con un debutto molto successivo, stava finalmente uscendo dal suo guscio.
I pronostici del colosso dello streaming avevano predetto che You, nelle prime quattro settimane di uscita, sarebbe stato visto da 40 milioni di famiglie circa, oltre ai giovani e al loro punto di vista sul web.
Ovviamente non vi è alcuna certezza riguardo ai numeri di Netflix, però il caso “You”, resta comunque curioso e rappresentativo di un qualcosa di particolare. Un’opera non apprezzata che diventa trend tramite la rete di abbonati Netflix.
Ovviamente Lifetime non è, di per sé, così scarsa con i numeri di telespettatori, eppure la serie non ha avuto la giusta presa.
Berlanti, in relazione a tutto questo, così ha parlato:
“È passato dall’essere uno degli show meno guardati a cui abbia mai lavorato e di cui sono stato orgoglioso […] ad essere lo show più visto a cui abbia lavorato in tipo 20 anni che sono nel business”.
Ho sempre trovato nella scrittura un qualcosa di mio: il poter esprimere quanto ho dentro, parlando di argomentazioni che amo, penso sia un'obiettivo di vita importantissimo.
Studente in Lingue, culture, letterature e traduzione, dopo la pubblicazione di due romanzi ho intrapreso la strada del giornalismo senza guardarmi dietro.