Demet Ozdemir di Daydreamer: “Non ho potuto vivere la mia adolescenza”

Sta spopolando attualmente in Italia con Daydreamer – le ali sogno, ma non tutti sanno che Demet Ozdemir ha avuto un passato fatto di sacrifici alle spalle. In particolare, la Sanem della serie tv ha spiegato di non aver potuto vivere la sua adolescenza nel corso di una lunga intervista.

Ecco tutti i dettagli.

Demet Ozdemir ha iniziato a lavorare all’età di 15-16 anni

Demet Ozdemir, conosciuta come la Sanem di Daydreamer – Le ali del sogno ha svelato alcuni dettagli della sua adolescenza, che non è stata molto facile. L’attrice turca amata per il suo personaggio nella serie tv turca è nata ad Izmit, ma è cresciuta ad Istanbul insieme alla madre ed i suoi fratelli. La 28-enne ha raccontato di aver iniziato a lavorare all’età di 15-16 anni, quando gli altri adolescenti andavano al cinema. A tal proposito, la donna ha affermato queste testuali parole: “In questo ultimo periodo ho interpretato personaggi di 20, 22, a volte 18 anni e mi hanno permesso di vivere i panni di una ragazzina”. Il suo trasferimento nella capitale della Turchia a soli 7 anni gli ha permesso di sfondare nel mondo del lavoro.

La Sanem di Daydreamer su Can Yaman: ‘Ha davvero un’ anima’

L’attrice turca Demet Ozdemir ha iniziato a lavorare molto presto. A tal proposito, la Sanem di Daydreamer ha spiegato di essere molto grata e soddisfatta del suo percorso di vita, sebbene questo le abbia costato molti sacrifici nella sfera privata. A tal proposito, la collega di set di Can Yaman ha dichiarato di aver lavorato duramente per ben 5 anni, tanto da aver fatto la gavetta ed ottenuto un grande successo. Inoltre, ha dichiarato di essere nell’età del l’oro grazie al suo ruolo in Erkenci Kus, tanto da essere conosciuta in 21 paesi. Infine ha confessato di aver un buon ricordo del periodo passato sul set della serie tv record di Canale 5, dove ha imparato a domare le emozioni che a volte la bloccava ed a proposito di Can Yaman ha affermato: “Can ha davvero un’anima. Non è un attore superficiale: si cala completamente nel suo personaggio”.