Bufera su un’ex concorrente del Gf Vip. Rosalinda Cannavò è stata accusata dai fan su Twitter di essere una persona retrograda dopo una frase sulle donne.
Ecco tutti i dettagli.
Gf Vip: Rosalinda Cannavò nella bufera per una frase sulle donne
Rosalinda Cannavò è al centro di una bufera per una gaffe mostruosa detta nel corso di alcune stories postate sul suo profilo Instagram. E’ bastata una frase per farla sommergere da un mare di critiche. In dettaglio, l’ex concorrente del Gf Vip è finita nelle tendenze di Twitter per una frase sulle donne, che ha suscitato tantissime critiche. Peccato che il suo scopo fosse solo quello di salutare i suoi seguaci ad inizio mattinata, raccontando loro cosa aveva fatto.
Così in un paio di stories, Rosalinda ha raccontato: “Ho fatto Torino-Milano in macchina da sola e come vedete sono sana e salva. Considerate che era un anno che non portavo la macchina perché prima erano al Grande Fratello Vip e poi sono uscita e venuta a Milano e qui non avevo un mezzo.” Ed ecco arrivare la frase incriminata che ha suscitato un vero polverone: “Andrea Zenga, la sua, non me la faceva guidare, giustamente capitelo. Parliamoci chiaro, noi donne per quanto possiamo impegnarci non siamo così eccezionali alla guida“.
I fan di Twitter l’accusano di essere ignorante e retrograda
La frase sulle donne detta da Rosalinda Cannavò ha scatenato diverse critiche. Su Twitter, molti fan hanno deciso di voltarle le spalle. A tal proposito, si sono scatenate critiche ferocissime anche perché non era la prima volta che l’ex concorrente del Gf Vip combinasse un grave scivolone. In quell’occasione, Rosalinda aveva riferito di essere andata da Andrea Zenga per dare una pulitina alla casa. Cose, che di questi tempi si possono fare ma evidentemente non dire. Anche in quell’occasione, la donna era stata presa di mira dal popolo di Twitter.
Ma torniamo allo scivolone di oggi, che ha portato qualche fan ad accusarla di essere ignorante, retrograda con mentalità antiquata. Molte donne, infatti, non vogliono considerarsi autiste inferiori agli uomini, mettendo le mani avanti di fronte a certi stereotipi.