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Sanremo 2018: incursione sul palco di un uomo disoccupato

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L’inizio con Fiorello si è aperto con un’incursione sul palco. Al grido: “sono due mesi che cerco di parlare con il Procuratore della Repubblica”, uno sconosciuto interrompe il monologo dello showman.

Si è aperta la 68esima edizione del Festival di Sanremo con un “classicone”. Un signore è salito sul palco protestando per le sue condizioni lavorative e di non riuscire a parlare con il Procuratore della Repubblica. Una vera e propria incursione all’Ariston, che ha trovato lo showman sorpreso ma non impreparato. Rivolgendosi a un uomo della sicurezza del Festival, entrato per portare via l’uomo, Fiorello ha detto “lasciatelo, lasciatelo, fammi fare il Pippo Baudo della situazione”. Insomma, lo speaker radiofonico se l’è cavata egregiamente anche in questa occasione.

Ma il pubblico ha ancora davanti quel Sanremo 1995, quando ci fu un precedente storico in termini di incursioni. Era il 21 febbraio, quando Pippo Baudo stava conducendo il Festival. In quell’occasione un uomo con un magnone apparve sulla balconata minacciando di buttarsi di sotto. Un momento che generò panico tra il pubblico e tra gli addetti ai lavori. Si pensò dapprima che fosse uno scherzo, ma così non fu. Baudo se ne accorse subito, e convinse Pino Pagano, attraverso un dialogo, a scendere.

Pagano qualche giorno più in la scrisse una lettere a Pippo Baudo: “Pippo mi perdoni, sono stato consigliato male. Mi sono molto pentito delle cretinate che ho fatto, solo per guadagnare una manciata di milioni e un pò di pubblicità in più. Ora vede tutto sotto un’altra luce, provo altre emozioni”.

Allora si mormorò che era una scena tutta preparata. E, a distanza di 23 anni, la musica non è cambiata. Il popolo di twitter non è totalmente convinto che l’incursione dell’uomo con il piumino blu era del tutto inattesa. Vedremo cosa diranno i diretti interessati dell’accaduto. Nel frattempo una partenza col botto!

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Nata il 15 marzo 1993. Sono laureata in Scienze Politiche e amo scrivere e incatenare parole tra loro. Sono convinta che la cultura e le passioni salveranno il mondo. La politica, la musica e il cinema sono i miei bagagli nel viaggio della vita. Sono certa che il giornalismo sia l'arte più nobile, se fatto con amore, generosità e responsabilità.

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