Il “contestatore pacifista” che ha eluso la sicurezza martedì, durante la prima puntata del Festival, ha un nome e cognome. Si chiama Giovanni Civita ed è cittadino di Sanremo.
Vi ricordate di quell’uomo che è entrato in scena insieme a Fiorello nella prima puntata del Festival di Sanremo? Ecco, l’uomo si chiama Giovanni Civita e, riuscito a salire (non si sa come) sul palco dell’Ariston, ha chiesto gentilmente di parlare con il Procuratore della Repubblica e il Sindaco di Sanremo. Il contestatore ha anche affermato che erano oltre due mesi che cerca di contattare le autorità, senza successo. Evidentemente ha trovato la kermesse l’unico luogo disponibile per raggiungere le istituzioni.
Giovanni Civita ha 52 anni ed è di Sanremo. Versa in gravi condizioni disagiate: è disoccupato e sfrattato dall’abitazione in cui vive. L’uomo è stato accompagnato fuori dalla sicurezza, intervenuta tempestivamente, dopo l’intervento di Fiorello che sul palco ha affermato: “Spero comunque che risolva i suoi problemi”. L’uomo, ha chiesto scusa per l’accaduto allo showman, dopo averlo raggiunto fuori dal ristornate dove si trovava.
A rivelare l’incontro tra Fiorello e Civita è stato lo stesso speaker nel corso del suo programma su Radio Deejay: “Ieri sera sono andato al ristornate. Quando siamo usciti, come succede spesso a Sanremo, c’erano le telecamere. A un certo punto mi sento prendere un braccio, mi giro ed era lui, l’uomo con il piumino. E mi dice: ‘Scusa Fiorello per quello che ho fatto prima. Mi hanno interrogato, ma mi hanno lasciato andare subito’. Io gli ho detto: ‘Non mi devi chiedere scusa, io spero che tu possa risolvere i tuoi problemi’. Spero che qualcuno adesso gli dia ascolto, poi lui è stato carino. Ha detto: ‘Permesso?’ E io: ‘Cosa deve fare?’ E lui: ‘Devo fare l’intrusione'”.
Nata il 15 marzo 1993. Sono laureata in Scienze Politiche e amo scrivere e incatenare parole tra loro. Sono convinta che la cultura e le passioni salveranno il mondo. La politica, la musica e il cinema sono i miei bagagli nel viaggio della vita. Sono certa che il giornalismo sia l'arte più nobile, se fatto con amore, generosità e responsabilità.