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Overwatch League: la stagione finisce con altri due tornei

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La pandemia di COVID-19 ha rovinato i piani di questa stagione della Overwatch League, ma la formula a torneo usata a maggio sembra aver convinto gli spettatori.

La stagione 2020 della Overwatch League avrebbe dovuto segnare un cambiamento di rotta per la scena competitiva del first person shooter della Blizzard. Infatti dopo due anni strutturati in quattro stage giocati tutti nella solita arena, per arrivare poi alle classiche finals, questa stagione avrebbe visto l’arrivo degli homestands: come nelle più classiche leghe sportive, ogni team avrebbe dovuto ospitare da un minimo di due a un massimo di cinque serie, in una location scelta nella città di residenza della squadra. L’obiettivo dichiarato era quello di avvicinare ancor di più i fan di tutto il mondo, portarli a “toccare con mano” i loro beniamini su Overwatch.

Così non è stato, visto che proprio quando la stagione sarebbe dovuta entrare nel vivo la Blizzard si è trovata a fare i conti con il problema della pandemia. Gli homestand sono stati abbandonati a favore di continuare il programma della Overwatch League sotto forma di lega online. Così si è dovuto anche dividere del tutto il torneo tra squadre composte da giocatori occidentali e quelle con maggioranza orientale, per problemi di lag e server, e l’interesse verso la lega è calato. Un ulteriore fonte di problemi proviene dalla decisione di cambiare la piattaforma dove trasmettere le partite: il passaggio da Twitch a Youtube non ha aiutato le visualizzazioni. Infine l’uscita di Valorant, nuovo fps della Riot, sembra aver convinto molti dei professionisti (in primis il MVP della scorsa stagione Sinatraa) a cambiare gioco, almeno per il momento.

I Florida Mayhem hanno avuto un ottimo risultato all'ultimo evento della Overwatch League

Overwatch League: il successo del torneo di maggio e come proseguirà la stagione

Gli organizzatori della Overwatch League hanno affrontato di petto le difficoltà della lega per cercare di provare nuove soluzioni e formati. Ecco che a maggio la formula è stata di nuovo modificata: l’evento nominato May Melee è diventato un torneo della durata di un mese, senza ban della Hero Pool e con un montepremi dedicato. Ovviamente si è resa comunque necessaria una divisione tra il server nordamericano e quello asiatico per assegnare i due montepremi distinti, che mettevano in palio più di 200.000 dollari ai due vincitori.

Non si sa bene se è stato il cambio di formula, che ha di nuovo previsto delle finals con dei vincitori, oppure finalmente la re-implementazione dei drop in-game per gli spettatori, oppure un calo delle aspettative sui titoli avversari. Fatto sta che May Melee ha visto raddoppiare l’utenza mediamente connessa allo streaming per l’edizione 2020 della Overwatch League, con 63.000 spettatori di media e un picco di 88.000 visualizzazioni contemporanee per la finale nordamericana tra Florida Mayhem e San Francisco Shock.

Gli organizzatori non si sono fatti pregare nell’abbracciare completamente i miglioramenti, così hanno subito deciso di rinnovare la formula fino alla fine della Overwatch League. Allora all’orizzonte troviamo due ulteriori tornei, sempre della durata di un mese con tre settimane di partite di qualificazione e l’ultima dedicata ai turni a eliminazione, con un incremento di 50.000 dollari del montepremi. Entreranno in azione con i nuovi tornei anche le modifiche alla Hero Pool: eliminata totalmente dalla modalità Competitiva del gioco, avrà ora una durata di due settimane e non sarà presente durante la fase a eliminazione. Basterà tutto questo per risvegliare definitivamente l’interesse su Overwatch in attesa dell’uscita del suo sequel?

Sono un professionista del procrastinare e del condividere meme su cui ridono in pochi. Appassionato di tutta la serialità, da Peaky Blinders a Wrestlemania, scarsissimo giocatore di videogame: il mio unico amore è DotA 2, le uniche divinità che prego GabeN e IceFrog. L'unico momento in cui vado all'avventura è in D&D. Nel poco tempo rimasto, scrivo.

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