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Bridgerton: inclusività, diversità e blind-color casting nella serie tv Netflix

La serie Tv di Netflix dal titolo Bridgerton trasforma la realtà e si avvale di regine e reali di colore, anziché regnanti dalla pelle bianca. Ecco spiegato tutto questo attraverso il fenomeno del blind-color casting, voluto dalla produttrice Shonda Rhimes.

C’è a chi piace tanto e a chi meno. In questi giorni, la serie Tv di Shonda Rhimes rinnovata per una seconda stagione sta facendo molto discutere. Spiegato il discorso relativo alla scena d’intimità dell’episodio 6 del romantico drama ispirato al romanzo di Julia Quinn, passiamo a spiegare il motivo della presenza di regnanti di colore. Un dettaglio del tutto estraneo all’Età georgiana a cui si rifà il racconto, ma che al giorno d’oggi appare socialmente importante.

Bridgerton: l’effetto blind-color casting

La storia d’amore tra i due protagonisti Daphne e il Duca Simon, interpretati da Phoebe Dynevor e Regé‑Jean Page, richiama l’attenzione del romantico pubblico. Tuttavia, l’occhio attento dello spettatore non può che ricadere su alcuni punti giudicati distanti dalla realtà.

Tra corsetti e balli a corte, sono tanti i riferimenti alla Londra del 1800 che si presta come teatro della trama di Bridgerton. Tra abiti troppo moderni e pudore dimenticato, vi sono altri punti che si discostano dalla realtà che ha caratterizzato la scintillante Età georgiana. Tra questi si pone anche la presenza di regnanti dal colore della pelle scuro.

Un tratto giudicato impensabile per un’epoca talmente intollerante e in cui le persone di colore erano relegate a soli mansioni domestiche. Una popolazione che costituiva i ceti più poveri di una società di egemonia bianca. La produzione guidata da Shonda Rhimes, però, non ci sta e si affida al fenomeno del blind-color casting.

Questo termine sta ad indicare la scelta di onorare valori come la diversità e l’inclusività, anche nella rappresentazione di una società intollerante. Una tecnica con cui si inganna la verosimiglianza con i fatti reali e si deforma la consuetudine del tempo.

In Bridgerton, e altre recenti produzioni, questo fenomeno viene portato all’estremo. I produttore scelgono di includere attori di colore nel cast, dando loro ruoli di estrema importanza. In questo caso, alcuni attori di colore ricoprono la posizione di regnanti.

 

Un fenomeno presente in altri show

La scelta di Shonda Rhimes per la serie Tv di Netflix non appare nuova. Al pari di Bridgerton anche altri show Tv si sono affidati al fenomeno del blind-color casting, per trasmettere un messaggio contro la mentalità razzista. Tra gli esempi più recenti c’è The Great, una produzione Hulu.

Il drama storico racconta la vita a corte di Caterina di Russia, interpretata da Elle Fanning. Accanto a lei, c’è l’attore anglo-indiano Sacha Dhawan nel ruolo del conte Alexei Grigoryevich Orlov, suo consigliere con cui gestisce una corte vivace e multietnica.

Il blind-color casting è una tecnica usata anche a Broadway, dove vi è l’esempio della rappresentazione dell’Amleto, il cui protagonista è un uomo di colore. Lo ritroviamo in Hamilton, musical disponibile su Disney Plus e in cui il cast dei padri fondatori è variegato in termini di colore della pelle.

La prossima produzione che seguirà le fila di Bridgerton – in questo senso – sarà il period drama dedicato a Anna Bolena. La protagonista sarà interpretata dall’attrice di colore Jodie Turner-Smith.

Bridgerton: i regnanti di colore

Tra i personaggi più illustri di Bridgerton c’è quello della regina Charlotte. La regnante di Londra viene interpretata dall’attrice anglo-guyanese Golda Rosheuvel. Il colore scuro della sua pelle potrebbe non avere molto in comune con quello della vera Charlotte.

Secondo alcuni storici, la famosa moglie di re George aveva lontane origini africane. Avvalendosi di questo piccolo dettaglio, Shonda Rhimes e il resto del team hanno colto l’occasione per scegliere un’attrice di colore. Una scelta che sostiene l’inclusività, in una contemporaneità ancora poco tollerante e caratterizzata da un cinema in cui la popolazione di colore fatica ancora ad avere pari diritti – in tutto e per tutto.

Lo showrunner di Bridgerton, Chris Van Dusen, ha dichiarato a Elle.com:

“La regina Charlotte ha davvero aperto un mondo nuovo e ci ha offerto questo lato completamente diverso del Palazzo di St. James, tutto da esplorare. Abbiamo il cast più incredibile perché è vario. Non solo in termini di etnie, ma anche a livello di riconoscimento per alcune persone che sono più conosciute rispetto ad altre”.

Oltre la regina Charlotte, anche un altro personaggio rilevante sdogana l’egemonia bianca nella rappresentazione della Londra del 1800. Stiamo parlando di Simon, il Duca di Hastings. Il personaggio è interpretato da Regé-Jean Page, un attore dalle origini zimbabwiane e che interpreta un facoltoso e seducente Duca dalla pelle ambrata.

Ileana Cirulli

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Ileana Cirulli

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