In questi giorni si sta parlando moltissimo di Stranger Things, data l’uscita della terza stagione attesa da ben due anni. E mentre le speranze e le speculazioni dei fan, ispirate dei trailer e dalle dichiarazione dal cast, cercano una loro coerenza, una nuova discussione si agita nell’aria…
Non è difficile che in un a serie tv, sopratutto se ambientata in periodi storici precedenti al nostro, i personaggi principali fumino sigarette nelle loro scene. Un esempio possiamo trovarlo in Stranger Things con il personaggio di Jim Hopper, il quale viene molto spesso rappresentato in questo frangente mentre riflette o è nervoso.
Proprio in relazione a tutto ciò recentemente Netflix ha promesso di diminuire questo genere di dinamiche narrative.
Il tutto è partito da uno studio del gruppo anti-fumo Truth Initiative, il quale, analizzando alcuni popolari show mirati ad un pubblico tra i 15 e i 24 anni, ha scoperto che le immagini in cui il tabacco è presente sono triplicate nell’ultimo anno.
In base ai dati riportati sembrerebbe che questo genere di immagini sia prevalente sul servizio streaming di Netflix, con una serie in particolare che supera tutte le altre: Stranger Things. Lo studio è infatti stato pubblicato ieri in perfetta concomitanza con l’uscita della terza stagione dello show.
In base a quanto riportato da Variety, Netflix avrebbe dichiarato l’intenzione di non mostrare più l’uso delle sigarette negli show Tv-14 o inferiori, nei PG-13 o inferiori, a meno che non si tratti di testimonianze storiche che necessitano di precisione. Il tutto potrebbe giungere anche negli spettacoli mirati agli adulti:
“A meno che non sia essenziale per la visione creativa dell’artista o perché è la definizione del personaggio (storicamente o culturalmente importante).”
The Truth Initiative, parlando sempre della presenza del fumo nei programmi come Stranger Things, ha aggiunto che tutto questo potrebbe addirittura impattare sull’immaginario delle nuove generazioni americane:
“[…] i risultati suggeriscono che circa 28 milioni di giovani sono stati esposti al tabacco[…]”
“Questa esposizione è una preoccupazione significativa per la salute pubblica, perché l’utilizzo del tabacco nei media di intrattenimento su schermo è un fattore critico associato ai giovani che iniziano a fumare”.
Ho sempre trovato nella scrittura un qualcosa di mio: il poter esprimere quanto ho dentro, parlando di argomentazioni che amo, penso sia un'obiettivo di vita importantissimo.
Studente in Lingue, culture, letterature e traduzione, dopo la pubblicazione di due romanzi ho intrapreso la strada del giornalismo senza guardarmi dietro.