The Walking Dead ha da sempre giocato con l’introspezione dei suoi personaggi, estraendone emozioni e paure, tramutandone i pensieri ed approfondendo le dinamiche umane intorno ad essi. Il mondo in cui costoro sono immersi li mette continuamente a dura prova, spingendoli sempre oltre ad un limite invisibile e pericoloso…
Nel corso di questa nona stagione di The Walking Dead moltissimi fan hanno cominciato a dubitare dell’esistenza del figlio di Michonne, convinti che RJ non fosse mai esistito. In molti avevano tradotto la gravidanza di Michonne come un qualcosa generatosi dalla sua stessa fantasia, un qualcosa nato per affrontare la “scomparsa”di Rick Grimes, un modo per andare avanti con il dolore.
Invece così non è stato dato che nell’episodio di The Walking Dead 9 “Scars” abbiamo finalmente visto questo bambino interagire con personaggi al di fuori del nucleo familiare ed entrare nel’arco visivo narrativo al di fuori di quella che potrebbe essere l’immaginazione della donna.
I sospetti intorno a questo personaggio sono stati così forti che, questo novembre, anche l’account twitter ufficiale di The Walking Dead si è prodigato a confermare l’esistenza di RJ.
Da aggiungere a tutto questo abbiamo tutti i flashback in cui una Michonne incinta, parla con Judith e si confronta con Daryl.
Parlando della decisione di introdurre il bambino di Michonne nella serie con THR,Angela Kang, showrunner di The Walking Dead, ha rivelato:
“Abbiamo parlato all’inizio della stagione di quello che succede dopo la guerra. Una delle cose che vedi spesso è baby boom. È un segno di speranza ”
“Volevamo dimostrare che Rick e Michonne si sono impegnati a vicenda, completamente. Non si erano sposati come gli altri; non c’era nessuna proposta, nessun anello. Eppure, sono la coppia che si sono completamente impegnati l’uno con l’altro. Sembrava un segno del loro impegno e del loro ottimismo per il futuro. Credevano di poter portare un nuovo bambino in questo mondo e avrebbero potuto rendere il mondo migliore per quel bambino “.
Ho sempre trovato nella scrittura un qualcosa di mio: il poter esprimere quanto ho dentro, parlando di argomentazioni che amo, penso sia un'obiettivo di vita importantissimo.
Studente in Lingue, culture, letterature e traduzione, dopo la pubblicazione di due romanzi ho intrapreso la strada del giornalismo senza guardarmi dietro.