Recensione
Riverdale 3×09: Minacce e pericoli | RECENSIONE
Riverdale torna in scena dopo la pausa invernale con un episodio che cambia le dinamiche in gioco tra i diversi personaggi dello show.
Dopo una lunga attesa, torna in onda uno degli show più seguiti del momento. Riverdale con il suo ultimo episodio racconta le (dis)avventure dei giovani abitanti di una cittadina fuori dal comune. Il mid-season finale Outbreak aveva lasciato milioni di fan con il fiato sospeso: Riverdale costretta allo stato di quarantena e Hiram Lodge completamente fuori controllo. Quali sono state le reazioni di Betty, Jughead, Archie e Veronica nell’inizio della seconda parte della terza stagione?
Riverdale tra azzardi e minacce
Dopo due episodi segnati da tre filoni narrativi ben distinti, lo show di Greg Berlanti torna in scena con una puntata con più intrecci. Molto di quanto dedotto dalle prime immagini e dal promo trova conferma. La prima parte dell’episodio si concentra allora su Veronica, impegnata con la gestione del locale La Bonne Nuit. Lo speakeasy è alla moda e frequentato ma deve fare i conti con le intenzioni di Hiram Lodge che ha ormai un’incredibile influenza su Riverdale. Il padre di Veronica sceglie le sue carte migliori per fermare la fiorente attività: minacce, aggressioni e ricatti a chiunque abbia a che fare con lo speakeasy. Tutti questi eventi costringeranno Veronica a prendere provvedimenti e a cercare la protezione dei Southside Serpents.
Jughead, tuttavia, non ha più il completo controllo del gruppo dei Serpents. Con la salita al potere di Hiram a Riverdale, molte relazioni gerarchiche sono saltate e alcuni componenti hanno compiuto scelte discutibili. Il ragazzo dovrà comprendere al meglio i doveri e le responsabilità del suo ruolo, optando anche per decisioni azzardate che avranno serie conseguenze. Al suo fianco, però, ci saranno sempre il padre FP e Betty. Quest’ultima giocherà un ruolo ancora più importante nello smascherare i legami tra Hiram e le Sister of Quiet Mercy.
Personaggi in crescita e… che fine ha fatto Archie?
Con questo nono episodio continua il percorso in crescita di alcuni personaggi di Riverdale. Betty si conferma come la figura che più è cambiata. E’ sempre pronta a mettersi in gioco e a fare luce sui misteri che minacciano la sua cittadina. Anche a costo di mettere a rischio la propria vita. In No Exit sono stati fatti grandi passi avanti anche con gli altri protagonisti che, finalmente, escono dagli schemi che li hanno sempre visti poco dinamici. Jughead deve trovare un equilibrio tra i suoi valori e le relazioni con quella che, a tutti gli effetti, è la sua famiglia: i Serpents. Anche Veronica non è esente da questo trattamento. Con Archie lontano da Riverdale, la ragazza sta riscoprendo se stessa, cercando anche di capire quali sono le sue priorità. Il suo avvicinamento a Reggie, sotto quest’ottica, è un vero azzardo da parte degli sceneggiatori ma è senza dubbio una svolta interessante.
Ormai è chiaro. Archie Andrews, da protagonista di Riverdale, è diventato semplice personaggio secondario che appare solo per alimentare i bollenti spiriti del pubblico femminile. Il ragazzo interpretato da KJ Apa appare spesso incoerente e fuori luogo, quasi inutile ai fini della trama di questa stagione di Riverdale. In questo episodio, tuttavia, gli sceneggiatori hanno voluto inserire Archie all’interno di una struttura onirica che potrebbe portare alla verità sul Gargoyle King che terrorizza Riverdale. L’esperimento si può dire riuscito anche se, forse, troppo frammentario. Il finale dell’episodio, tuttavia, sferra il colpo più efficace. I fan di Riverdale rimarranno in apprensione per un’intera settimana per scoprire il destino di Archie Andrews. E’ abbastanza certo, tuttavia, che difficilmente Riverdale rinuncerà ad uno dei suoi protagonisti…
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