Negli ultimi giorni gli sviluppatori di Cyberpunk 2077 hanno rilasciato alcune nuove informazioni sul loro titolo. Andiamo a scoprirle insieme.
Cyberpunk 2077: potremo adottare lo stile di gioco che preferiamo?
In una recente intervista per Gamingbolt, il level designer di Cyberpunk 2077, Miles Tost, ha rilasciato qualche nuovo dettaglio sul titolo. In particolare, lo sviluppatore ha parlato della grande libertà che avremo nello scegliere il nostro stile di gioco. Avremo infatti la possibilità di affrontare l’intera storia nel modo che più ci è congeniale.
“Gran parte di ciò che permette ai giocatori di immergersi all’interno del nostro gioco è legato proprio al permettere loro di giocare nel modo che preferiscono. Questo significa provvedere a fornire loro opzioni per spostarsi attraverso l’ambiente, soluzioni per superare o bypassare i problemi etc. Non obblighiamo mai i giocatori ad adottare uno stile di gioco particolare e certamente non lo faremo in Cyberpunk 2077.”
Cyberpunk 2077: quanto sarà grande la mappa di gioco?
Rispondendo a un fan su Facebook, CD Projekt RED ha invece parlato di quanto a fondo potremo esplorare la città di Night City. In particolare, l’azienda ha dichiarato che la città sarà composta da sei distretti. Nel suo complesso, gli sviluppatori non sanno ancora di quanti metri quadrati si tratti, ma hanno sottolineato come sarà possibile esplorare ogni edificio. Ognuno dei quali avrà dei piani. All’interno dei quali potremo trovare nuove missioni da svolgere e così via.
Sembra dunque che anche se la mappa di gioco non brillerà in larghezza, avremo molto da esplorare sia ai piani alti che sottoterra.
Vi ricordiamo che non è stata annunciata ancora una data di uscita per Cyberpunk 2077. Nel frattempo, sul nostro sito, potete trovare le ultime novità riguardanti il titolo:
Videogiocatrice fin dall'infanzia, prediligo RPG e avventure grafiche ma non disdegno alcun tipo di genere. Per seguire questa mia grande passione ho deciso di iniziare questo nuovo cammino come articolista, sperando un giorno di poter partecipare ad alcuni degli eventi più importanti dell'ambiente videoludico in qualità di giornalista.