In attesa dell’uscita sugli scaffali di tutto il mondo della nuova esclusiva PlayStation Marvel’s Spider-Man, riscopriamo i film che hanno portato il tessiragnatele sul grande schermo. Iniziamo con la trilogia di Raimi.
Tra qualche giorno saremo finalmente in grado di provare con mano uno dei titoli più attesi dell’anno, Marvel’s Spider-Man. Per prepararci a (ri)vestire i panni dell’amichevole Spider-Man di quartiere non c’è di meglio che rispolverare le sue avventure cartacee, ma dato che bisognerebbe recuperare quasi settant’anni di fumetti e il gioco è in dirittura d’arrivo, ci possiamo accontentare delle sue trasposizioni cinematografiche. Iniziamo con l’analizzare i primi tre film che hanno mostrato il tessiragnatele sul grande schermo, ovvero la trilogia di Sam Raimi con protagonista Tobey Maguire.
Spider-Man e la trilogia di Raimi
Risalente ai primi anni 2000, la trilogia di Raimi (composta da Spider-Man, Spider-Man 2 e Spider-Man 3) è considerata la migliore trasposizione cinematografica dell’Uomo Ragno mai portata nelle sale. Per lo meno lo sono i primi due film, mentre il terzo è unanimamente riconosciuto come un progetto non riuscito (se vogliamo essere gentili). Le vicende raccontate nella trilogia di Raimi vanno dall’origin story di Peter Parker che scopre di avere i poteri fino alla sua vita da adulto. Analizziamoli con ordine.
Spider-Man (2002)
Nel primo capitolo della trilogia vediamo Peter Parker (Tobey Maguire) adattarsi ai nuovi poteri ottenuti tramite il morso di un ragno fuggito dai laboratori Oscorp. Durante il film iniziamo a fare la conoscenza dei personaggi che caratterizzano le avventure di Spider-Man, come zia May, Mary Jane Watson, J. Jonah Jameson, Harry e suo padre Norman Osborn (interpretato dall’impeccabile Willem Dafoe) che, a causa di un esperimento fallito, acquisisce capacità superiori a qualsiasi essere umano. Esattamente come Dr. Jekyll e Mr. Hyde, la sua personalità si scinde, portando alla creazione di Goblin, famigerato nemico di Spider-Man. Quindi, il film è una continua caccia tra Goblin/Norman Osborn e Spider-Man/Peter Parker. Ovviamente non mancano le sequenze della scoperta dei poteri (chi non si ricorda il rapido montaggio della mano di Peter che cerca di sparare una ragnatela) e, soprattutto, della morte di zio Ben, ormai iconica.
Spider-Man 2 (2004)
Due anni dopo il grande successo del primo film, Raimi rilascia il secondo capitolo delle avventure dell’Uomo Ragno, considerato da molti il miglior film di Spider-Man mai uscito. Questo perché mostra uno Spider-Man molto più umano, diviso tra i suoi doveri e la sua vita privata, sempre pronto a proteggere gli abitanti di New York. Il “cattivone” in questo caso e il Dr. Octopus (Alfred Molina), anche lui apprezzato per la sua umanità e fragilità emotiva. Iconica la scena del treno, dove Spidey usa tutte le sue forze per impedire alla metropolitana di cadere nel vuoto, evento che avrebbe causato la morte di centinaia di civili. Questa scena ha contribuito alla conquista dell’Oscar come Migliori Effetti Speciali.
Spider-Man 3 (2007)
Come si suol dire, dalle stelle alle stalle. Dopo tre anni dall’uscita del secondo capitolo, Raimi torna nelle sale con Spider-Man 3, drammatico flop che ha fatto capire a tutti quanto sia importante non oltrepassare il limite. Il problema principale di questo film è la presenza di troppi villain. Troviamo l’Uomo Sabbia (Thomas Haden Church), Venom (Topher Grace) e New Goblin (James Franco), ovvero Harry Osborn che cerca vendetta per il padre. Potremmo anche aggiungere il simbionte che prende il controllo di Peter e lo fa comportare in modo non proprio professionale. Ovviamente, con due ore e venti di film, Raimi non è riuscito a dare il giusto spazio a tutti i personaggi. Il risultato è un film confuso, impacciato e, se vogliamo, ingenuo. La scena madre del film è senza dubbio il balletto di Tobey Maguire.
La trilogia di Raimi è veramente la migliore?
La trilogia di Raimi non è sicuramente esente da difetti, ma rimane comunque un’ottima trasposizione di Spider-Man. Se si chiedesse ad una persona che non ha mai letto un fumetto dell’Uomo Ragno a quale volto assocerebbe Peter Parker, molto probabilmente gli verrebbe subito in mente Tobey Maguire. Questo perché la trilogia di Raimi è uscita in un momento nel quale i cinecomics non erano ancora il fenomeno che sono ora.
Il grande pubblico non conosceva approfonditamente la storia dietro al nome. Molti lo associavano alla canzone degli 883. Questo ha aiutato molto la trilogia a ritagliarsi un posto fisso nella mente delle persone. L’errore dei film successivi è stato riproporre l’origin story di Peter Parker, cosa che ormai non era più un segreto per nessuno. La forza (e fortuna) della trilogia di Raimi sta nel fatto di essere arrivata prima e, soprattutto, nel momento giusto.
Se non riuscite proprio ad aspettare di trovarvi nei panni dell’amichevole Spider-Man di quartiere, guardate (o riguardate) la trilogia e fateci sapere cosa ne pensate.
Marvel’s Spider-Man uscirà il 7 settembre in esclusiva su PlayStation 4.
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