Apriamo la stagione della caccia alle creature mitologiche di Assassin’s Creed Odyssey con una serie di guide che vi mostreranno alcuni trucchi per sconfiggere i mostri più ostici del gioco. Tocca al Cinghiale di Erimanto.
Abbiamo già visto come sconfiggere la Sfinge e il Minotauro, due delle creature necessarie per completare la missione principale di Atlantide. Ora lasciamo da parte quest’ultima e andiamo a vedere come abbattere un’altra leggenda della mitologia greca: il Cinghiale di Erimanto.
Assassin’s Creed Odyssey Guida
Come sconfiggere il Cinghiale di Erimanto
Dove trovare il Cinghiale di Erimanto in Assassin’s Creed Odyssey
Questa creatura leggendaria fa parte di una missione secondaria assegnataci da una figlia di Artemide presso il Tempio di Artemide (un punto di osservazione) in Focide. Naturalmente, potete anche avventurarvi alla ricerca del mitico Cinghiale di Erimanto senza attivare la suddetta quest.
In ogni caso, l’animale leggendario si trova in Elide (tra Acaia e Arcadia), precisamente sulle Colline di Erimanto. La sua tana è all’interno di un accampamento abbandonato. Non sarà difficile trovarlo perché è praticamente l’unico luogo indicato sulla mappa in quella zona (anche se poi, dopo averlo sconfitto, il segnalino scompare). La regione è di livello molto alto, superiore al 30. Quindi preparatevi a dovere prima di iniziare la caccia.
Come sconfiggere il Cinghiale di Erimanto
Il Cinghiale di Erimanto è uno dei nemici più impegnativi del gioco. Non perché sia particolarmente resistente ai vostri attacchi o estremamente forte, ma perché rilascia una nube velenosa che reca un gran numero di danni. Questo attacco letale si palesa dopo una carica verso di voi, alla fine della quale inciampa e cade a terra, rilasciando le tossine. Il campo di battaglia è disseminato di pozze d’acqua dove rallentare gli effetti del veleno, ma servono a poco e niente, dato che il Cinghiale vi opprimerà con attacchi veloci e sgraziati.
Il nostro consiglio, quindi, è quello di non lasciargli mai la possibilità di caricare. Per fare ciò vi basterà stargli vicino e non dargli un minimo di tregua con gli attacchi corpo a corpo. Aiuta sicuramente tenerlo attaccato alla parete rocciosa nella quale si trova la sua tana. I danni melee gli infliggono danni enormi e, se utilizzate molto spesso attacchi speciali e mosse Ultra, lo ucciderete in pochi secondi.
Tuttavia, se gli darete il tempo di caricarvi e rilasciare il veleno, faticherete molto di più nel riuscire a sconfiggerlo. Questo perché il veleno non si dirada, ma rimane fino alla fine della battaglia, coprendo zone abbastanza ampie. Basta che il cinghiale rilasci le tossine in tre punti differenti del campo di battaglia e non potrete più muovervi senza essere infettati. Questo il 99% delle volte significa morire, anche perché gli attacchi del cinghiale tolgono molta vita è hanno una portata veramente notevole.
Altro consiglio che vi diamo è quello di potenziare al massimo l’abilità di cura che, al livello massimo, eliminerà anche gli effetti del veleno e del fuoco. Quel potere potrebbe fare la differenza tra la vita e la morte. Con questi semplici trucchi e strategie, prendere la pelle del Cinghiale di Erimanto si rivelerà tutt’altro che una fatica. Alla faccia di Eracle.
Artwork di Dan Mumford
Dal mito alla simulazione
Per tutti coloro che vogliono conoscere più da vicino l’origine e la storia del Cinghiale di Erimanto, ecco un breve approfondimento storico e mitologico.
Il Cinghiale di Erimanto rappresenta la quarta delle dodici fatichedi Eracle (seguendo l’ordine dello Pseudo-Apollodoro). Questo poderoso cinghiale abitava le selvagge terre del monte Erimanto, conosciuto anche come Olonos, e terrorizzava le regioni circostanti. Eracle, dopo una ricerca durata diverso tempo, trovò il cinghiale, ma questo scappò. L’eroe si lanciò all’inseguimento. Il cinghiale sembrava instancabile, ma quando non riuscì più a tenere il passo, iniziò a rallentare. Eracle, una volta raggiunto l’animale, lo legò per le zampe e se lo caricò sulle spalle per portarlo vivo e vegeto da Euristeo, suo cugino nonché Re di Tirinto, che gli commissionò tutte e dodici le fatiche. Durante il viaggio, però, venne aggredito da dei centauri. Dopo averli messi in fuga, Eracleli inseguì e, per fermarli, iniziò a scoccare frecce avvelenate. Una di queste colpì il capo del gruppo, Chirone (una volta maestro del semidio), e lo uccise. Arrivato finalmente a palazzo, Eracle entrò con il Cinghiale di Erimanto sulle spalle. Alla vista del temuto animale, Euristeo si nascose in una botte.
Eracle e il Cinghiale di Erimanto – Giambologna, XVII secolo d.C.
Interessante vedere come Ubisoft abbia voluto tenere più elementi possibili provenienti da questo episodio del mito. Notare, infatti, come il Cinghiale di Erimanto sia in grado di avvelenare il giocatore con le sue nubi tossiche, esattamente come le frecce avvelenate di Eracle. Ovviamente, quest’abilità non contraddistingueva l’animale nel mito, ma Ubisoft ha voluto comunque fare un piccolo riferimento a questo evento nel gioco, il che è molto ammirevole.
Il Cinghiale di Erimanto secondo Disney – Hercules, 1997
Tenace adoratore del mezzo cinematografico, cerco sempre un punto di vista fotografico in tutto ciò che mi circonda. Videogiochi, serie televisive, pellicole cinematografiche. Nulla sfugge al mio imparziale giudizio.