Emanuele Aloia – Notte stellata: testo. Ecco la prima traccia del suo nuovo album. Leggi il testo e guada il video del brano.
Anticipato da singoli di grande successo, Sindrome di Stendhal è il primo progetto discografico del cantautore che racchiude, in un quadro finalmente completato, tutto il suo universo, popolato da pittori, scrittori e dalle parole e protagonisti delle opere d’arte più famose. “Notte Stellata” è la prima traccia dell’album disponibile in radio e sulle piattaforme digitali dal 16 Aprile. E’ una canzone che si apre apparentemente come una ballad, per poi cambiare completamente ritmo. Emanuele Aloia è “un viandante sul mare che cerca un senso all’amore” e lo fa nel suo stile: affidandosi alla musica ed alle contaminazioni con l’arte, regalando quello che è il brano con più citazioni in assoluto all’interno del disco.
Quanti treni ho perso fermi alla stazione
sopra ogni biglietto c’è ancora il tuo nome
se come il viso si mostrasse il core
non si avrebbe più paura di sbagliare
Come può qualcosa che non c’è fare tanto rumore
quanto meno un’ombra parla di una luce
ed anche dentro il buio ci si può abitare
Sono un viandante sul mare che cerca un senso all’amore
anche se un senso reale probabilmente non c’è
sono un pazzo di notte che non sa perdonare
un uomo che si dispera e lo disegna Courbet
Sai che cosa c’è
nonostante il tempo, le ferite, i dubbi
scelgo ancora te, anche così lontana
Lontana da me, lontana da chi ti voleva dare
tutto l’amore che può colmare
qualsiasi male o vuoto interiore
che era nascosto dentro di te
ora che sei partita non mi sembra una bella giornata
la tristezza mi sembra infinita anche quando pioveva
con te mi sembrava lo stesso una notte stellata
una notte stellata
Io ti ricorderò tu mi ricorderai
io la guerra, tu la pace come Tolstoy
e può finire il mondo, puoi toccare il fondo come Nietzsche
il nostro amore è un eterno ritorno
nuda come una poesia, hai scelto di andar via
ti ho letto tutta la notte ed anche se non sei più mia
ti aspetterei per anni alla stazione come Lidia
per ogni grande amore c’è un addio Pablo Neruda
Sai che cosa c’è
Nonostante il tempo, le ferite, i dubbi
scelgo ancora te, anche così lontana
Lontana da me, lontana da chi ti voleva dare
tutto l’amore che può colmare
qualsiasi male o vuoto interiore
che era nascosto dentro di te
ora che sei partita non mi sembra una bella giornata
la tristezza mi sembra infinita anche quando pioveva
con te mi sembrava lo stesso una notte stellata
una notte stellata
Mentre mi dicevi non devi cambiare
lo sai ti guardavo e ci vedevo il mare
eri come un posto da visitare
a dirsi sempre ’ti amo’ ci siam fatti male
scriverò il tuo nome sopra i muri come Banksy
fossi un’incertezza dentro te vorrei abitarci
alla normalità non volevo mai abituarmi
quando camminavo mi perdevo nei tuoi passi
Ora che sei partita, dentro sento una guerra Guernica
la tristezza mi sembra infinita anche quando pioveva
con te mi sembrava lo stesso una notte stellata
una notte stellata