Nella giornata di ieri la versione per la console Nintendo di The Witcher 3: Wild Hunt ha ricevuto un update a sorpresa, che ha reso disponibile questa utile ed interessante feature.
CD Projekt Red ama senza dubbio stupire i propri fan, e la dimostrazione più lampante si è avuta quando il terzo capitolo delle avventure videoludiche dello Strigo, nella sua incarnazione per Nintendo Switch, si è visto bersaglio di un aggiornamento a sorpresa, il quale si è portato in dote una serie di modifiche davvero ben gradite. In aggiunta ai consueti aggiustamenti volti a mitigare eventuali bug, e ad un miglioramento delle prestazioni visive del porting, a suscitare il clamore maggiore è stato l’inserimento del supporto al cross save con la versione PC (GOG e Steam) del titolo.
Ovviamente ci si è subito chiesti quando un simile trattamento sarebbe toccato alle versioni di PlayStation 4 e Xbox One di The Witcher 3: Wild Hunt, pertanto i colleghi di USGamer hanno immediatamente contattato il team polacco, chiedendo lumi in merito. A dispetto di una militanza su tali macchine che risale al 2015, un anonimo membro di CD Projekt Red ha confermato come la funzionalità in questione non è prevista per le console Sony e Microsoft, e di come questa sia sta realizzata unicamente con il pensiero di dirottarla su Nintendo Switch.
“Abbiamo realizzato questa funzionalità specificatamente per Switch, lavorando assieme ai ragazzi di Saber Interactive – il team che ha collaborato a stretto contatto con noi per realizzare il porting in questione. Non abbiamo alcun progetto specifico in merito allo sviluppo di tale funzione per le altre versioni di The Witcher 3.”
Sinceramente, in un momento storico videoludico in cui tutti quanti chiedono a gran voce l’interconnessione dei vari sistemi di gioco, una simile scelta appare quanto mai strana, ma non è detto che in un prossimo futuro CD Projetk Red non si ritrovi a rivedere le proprie posizioni. E noi vi diamo ovviamente appuntamento sulle pagine di Gogo Magazine per tutti gli aggiornamenti del caso.
Gamer cresciuto all'ombra del tubo catodico, sia in casa che in sala giochi, amante del Giappone in ogni sua forma, traduttore freelance e aspirante musicista non ancora pronto ad appendere lo strumento al chiodo. Dopo quasi un decennio trascorso a scrivere di videogiochi da semplice blogger, sono pronto ad intraprendere una nuova avventura editoriale.