Samsung anticipa in un teaser i TV QLED 2018

La presentazione a New York tra meno di una settimana, ma intanto Samsung ha diffuso un breve video e una dichiarazione per creare attesa attorno ai nuovi modelli, senza di fatto anticipare nulla

I nuovi TV QLED Samsung non sono ancora stati annunciati: lo saranno il prossimo 7 marzo alle 11 locali a New York, Manhattan, American Stock Exchange. Ma come spesso avviene sono stati anticipati da un teaser video di una manciata di secondi a cura dell’azienda, appunto per “ingolosire” il pubblico di appassionati. E a quanto pare ci stanno riuscendo se lo stesso sito TechRadar afferma di avere “grandi aspettative” per i nuovi TV Samsung QLED.

Come si conviene per uno spot di questo genere, anche quella che riguarda i TV QLED Samsung praticamente non anticipa nulla, se non quello che si può cercare di intuire da una dichiarazione: “Nonostante abbia una tecnologia in continua evoluzione, Samsung progetta sempre i suoi prodotti secondo lo stile dei suoi clienti. I nuovi TV QLED Samsung lo faranno in modo tutto nuovo per il 2018”.

Difficile dire se si tratti di uno slogan tipico del linguaggio marketing o se c’è dietro qualcosa di concreto. Certo è che soprattutto gli asiatici (ma non solo loro, anche in casa Apple sono abili) sono maestri nell’arte del “dire e non dire”, creando attesa attorno alle novità in arrivo. Nell’attesa di sapere come stanno le cose, possiamo ancora dedicarci alle novità del MWC 2018 appena concluso.

Certo è che la tecnologia QLED ha ottimi margini di progresso, dato che è relativamente giovane: commercialmente ha debuttato con TV Sony nel 2013 ed è stata usata nei televisori con marchio Sony Triluminous. A differenza dei più noti e diffusi TV OLED, i QLED usano “punti quantici” (Quantum Dots, da cui il nome QLED). Semplificando molto, si tratta di nanocristalli semiconduttori che hanno la prerogativa di emettere luce nativa nei tre colori base rosso, verde e blu (RGB). Ciò perrmette di eliminare i corrispondenti filtri color , e con questi le perdite di luminosità e le imprecisioni cromatiche che ne derivano.

Fonte: TechRadar

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