The Walking Dead 8×14. Puntata a coppie: Rick e Morgan da una parte, Jadis e Negan dall’altra… e, alla fine, Rosita e Daryl. Quest’ultima potrebbe anticipare la trama della prossima puntata. La recensione di Gogo Magazine.
Puntata che definirei isterica. La pazzia, l’incoerenza, l’instabilità sono le vere protagoniste di The Walking Dead 8×14. Dove tutto vale senza un senso logico come in un mondo post apocalittico ci si potrebbe aspettare. Neppure la parola di un uomo ha più valore… quella di Rick non fa eccezione.
A parte una scena che rasenta quasi il ridicolo (mi riferisco a quella che vede Jadis scagliare uno zombie inchiodato su un carrello verso Negan legato con una pistola in una mano e un segnalatore nell’altra), la puntata viene costruita a coppie che si contrastano e si ritrovano grazie alla condivisione di un lutto.
The Walking Dead 8×14: Lutti irrisolti
Carl, il figlio di Morgan, le foto di Jadis e Lucille. Tutti i fantasmi che tengono imprigionati i vivi. Imprigionati in un loop da rivivere all’infinito. Per Rick e Morgan è così e solo insieme riescono, sostenendosi a vicenda, a liberarsi e ad agire senza pensieri seguendo un imperativo categorico. Che sia la sopravvivenza o la vendetta poco importa. La scena del loro massacro, lontani da Hilltop, lontani dagli altri, dalle lettere di Carl, è catartico, liberatorio. Sfogano i loro più profondi istinti sperando che quei fantasmi li abbandonino.
Per Jadis e Negan, i fantasmi si manifestano diversamente. Hanno proiettato i loro lutti su oggetti, quasi personificandoli: Jadis in fotografie, Negan in una mazza. Sono diventati la loro forza, la loro certezza perché avendoli trasferiti su qualcosa di tangibile, di fisico sono diventati concreti. E la concretezza li aiuta ad andare avanti. Ma se privati di questi loro amuleti, se così possiamo definirli, come potrebbero reagire?
The Walking Dead 8×14: L’elicottero
È l’enigma di The Walking Dead 8×14. Jadis sa ma non ha detto niente. Cosa si cela dietro alla discarica e a quell’elicottero è ancora un mistero che probabilmente sarà al centro della nona stagione. Come, d’altronde, lo sarà Georgie.
Queste ultime due puntate non credo sveleranno molto di più… se non, si spera, lo scioglimento dell’ormai estenuante, eterno duello fra Rick e Negan, fra i ribelli e i Salvatori. E di conseguenza il destino di Simon, di Dwight e di Eugene.
Formazione prettamente umanistica: dalla triennale in Lettere a Torino alla magistrale in Editoria e giornalismo a Roma. Appassionato di scrittura e cultura... e oramai da anni invischiato nel mondo delle serie tv.