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Piccole Donne: 5 motivi per guardare film e serie tv sul romanzo di Louisa May Alcott

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Il romanzo ha fatto sognare intere generazioni di lettori, gli adattamenti tv e cinematografici ne hanno restituito la magia e, prossimamente, “Piccole Donne”, il capolavoro di Louisa May Alcott, rivivrà nuovamente sullo schermo (e nei nostri cuori): ecco i motivi per non perderselo.

Little Women: il viaggio letterario e sentimentale lungo 150 anni delle Piccole Donne 

Alzi la mano chi, in passato, non ha mai sognato di calarsi nei panni delle sorelle March, le sempreverdi  protagoniste di “Piccole Donne”, il bestseller statunitense partorito in sole dieci settimane (secondo quanto riportato dal sito “Mentalfloss”), dalla penna di Louisa May Alcott! A distanza di 150 anni dalla sua pubblicazione, la storia del passaggio dall’infanzia all’età adulta delle sorelle March continua ad affascinare intere generazioni, tanto da indurre registi ed emittenti televisive a dare vita, negli anni, a più adattamenti di “Piccole Donne”.

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Jo, Meg, Amy e Beth March sullo schermo: la serie tv e il futuro remake

Oltre alle celebri versioni cinematografiche di “Piccole Donne” del 1933, del 1949 e del 1994,  di questa schiera sono entrate a far parte l’omonima miniserie televisiva del 2017, prodotta dalla “BBC” e trasmessa recentemente su Sky Uno, e il lungometraggio in preparazione di “Piccole Donne” che potrebbe vantare all’interno del cast, secondo “Coming Soon”, nomi altisonanti dello showbiz internazionale quali Meryl Streep, Emma Stone, Saoirse Ronan e Timothée Chalamet. Dietro la macchina da presa probabilmente Greta Gerwig, regista recentemente nominata agli Oscar per il suo “Lady Bird”. Come riporta “Variety” infatti, per “Piccole Donne” la Gerwig “è stata inizialmente proposta solo per riscrivere una bozza ma, dopo il successo di Lady Bird, Sony ha iniziato la pre-produzione per convincere la candidata all’Oscar a scegliere questo come suo prossimo film”.

I 5 motivi per amare gli adattamenti tv e cinematografici del capolavoro di Louisa May Alcott

Un remake di “Piccole Donne” che si preannuncia, sin dai primi rumors, accattivante, un progetto che, insieme alle storiche pellicole e al nuovo prodotto televisivo targato BBC, mettono in risalto la bellezza e la contemporaneità di un racconto senza tempo.

Se dovessimo, infatti, fare uno sforzo di sintesi e stilare una “top five” dei motivi che potrebbero spingere uno spettatore a lasciarsi coinvolgere dagli adattamenti delle storie di quattro ragazze cresciute nel Massachusetts durante la guerra di secessione, sicuramente ci troveremmo  ad imbatterci: nelle ambientazioni storiche di “Piccole Donne”  a noi  sì lontane, ma non per questo meno suggestive; nei volti che hanno fatto la storia dell’intrattenimento, come Katherine Hepburn, Elizabeth Taylor, Susan Sarandon e Angela Lansbury, che hanno regalato in diversi ruoli, sia in adattamenti cinematografici che televisivi, nuova linfa ai personaggi di “Piccole Donne”;  nella trasposizione dei valori, famigliari e non,  che ci accomunano e contribuiscono a rendere meno ostico il difficile passaggio dall’infanzia all’età adulta; nelle divertenti e moderne peripezie delle quattro protagoniste di “Piccole Donne”; nel coraggio e sacrificio delle scelte importanti e nella bellezza e diversità di vedute e di punti di vista delle persone che ami e che hai accanto da quando sei nato.

 

Giornalista pubblicista nata e cresciuta nella Capitale, appassionata di storia dell'arte moderna, materia in cui si è laureata, ama il cinema, la moda e i viaggi (quasi) quanto gli speciali televisivi di Alberto Angela.

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