Massimiliano Gallo non ha preso bene l’esclusione del film “Veleno” dalle nomination per i David di Donatello. L’attore partenopeo non ha infatti risparmiato una dura beccata verso l’organizzazione della kermesse nostrana.
Massimiliano Gallo tra teatro e cinema
Massimiliano Gallo è un grande attore napoletano, figlio di uno dei maggiori esponenti del periodo d’oro della canzone partenopea ovvero Nunzio Gallo. Il suo debutto a teatro avviene solo a 5 anni e da quel momento la sua carriera è stata inarrestabile.
Oltre ai tanti palcoscenici italiani, Massimiliano Gallo è stato presente in diverse serie tv e in numerosi film di successo. Si ricorda la sua partecipazione a “C’era una volta … Scugnizzi” di Claudio Mattone e “Mine Vaganti” di Ozpetek.
Massimiliano Gallo ne “Il sindaco del Rione Sanità”
Massimiliano Gallo ora è impegnato nello spettacolo teatrale “Il Sindaco del Rione Sanità”. Si tratta di una delle più belle e complesse opere del grande drammaturgo Eduardo De Filippo. E in questa occasione ha rilasciato diverse interviste.
In una in particolare ha fatto una dichiarazione che promette di scatenare una bella diatriba. Il film “Veleno”, diretto da Diego Olivares, di cui è protagonista, non ha avuto alcuna nomination ai David di Donatello di quest’anno. La sua reazione non è stata particolarmente pacata.
Le dichiarazioni di Massimiliano Gallo
“I David attualmente non funzionano … ” ha debuttato Massimiliano Gallo, quando il giornalista lo ha interprellato sulla vicenda: ” … a partire dai giurati che da soli non possono vedere tutti i film che escono durante l’anno e dunque tendono a nominare i loro film e i loro amici, a discapito degli altri titoli.”
Dunque una selezione per nulla rigorosa, ridotta a mere politiche di pubblicità e interessi economici. I film vincitori non sono per davvero i migliori, ma rispondo ad una serie di criteri che vanno al di là dell’aspetto qualitativo. Una questione che potrebbe aprire uno spiraglio di discussione notevole, qualora altre celebrità scegliessero di appoggiare la pensate accusa. Come risponderà l’organizzazione del celebre premio?