Stasera in Tv, martedì 21 agosto 2018, su Rete 4 va in onda Gravity. Il film, che gode dell’interpretazione di George Clooney e Sandra Bullock, ha avuto molto successo e vinto sette Premi Oscar. Ecco la trama, il cast e alcune curiosità su questa pellicola.
Stasera in Tv, in prima serata suRete 4, va in onda Gravity. Il film è uscito nelle sale cinematografiche nel 2013 ed è diretto e co-prodotto dal regista messicano Alfonso Cuarón. La pellicola appartiene al genere di fantascienza e dura 90′.
Gravity
Gravity: trama
La dottoressa Ryan Stone è un’esperta ingegnere biomedico, che affronta per la prima volta una missione nello spazio. Assieme a lei, sullo Space Shuttle Explorer, c’è l’astronauta Matt Kowalsky, in quella che sarà la sua ultima missione prima di andare in pensione. Durante una passeggiata all’esterno dello Shuttle vengono avvertiti dal Controllo Missione di Houston riguardo ad un missile russo che ha colpito un satellite ormai in disuso. La conseguente esplosione di questo missile ha causato una reazione a catena che ha distrutto altri satelliti e creato un’onda di detriti che si muove ad altissima velocità. Mentre l’equipaggio inizia il processo di ritorno nell’Explorer per rientrare il prima possibile, i detriti colpiscono e danneggiano molto gravemente sia lo Shuttle che il telescopio e uccidono gli altri membri dell’equipaggio rimasti sulla navetta. A questo punto, Stone e Kowalsky rimangono da soli alla deriva nello spazio, senza comunicazioni con Houston.
Gravity
Gravity: cast
Tra i principali attori di Gravity vi sono: Sandra Bullock (dottoressa Ryan Stone), George Clooney (Matt Kowalsky), Ed Harris (controllo da Houston), Paul Sharma (Shariff), Amy Warren (controllo Explorer).
Foto dal set di Gravity
Gravity: curiosità
Il film ha aperto la 70ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, proiettato in anteprima mondiale il 28 agosto 2013 nella Sala Grande del Palazzo del Cinema di Venezia.
Gravity
La pellicola ha ottenuto 10 candidature all’86ª edizione dei Premi Oscar, aggiudicandosi 7 statuette: Miglior regia, Migliori effetti speciali, Miglior fotografia, Miglior montaggio, Miglior colonna sonora, Miglior sonoro e Miglior montaggio sonoro.
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Il progetto è nato molti anni prima della sua realizzazione. Alfonso Cuarón ha scritto la sceneggiatura, insieme al figlio Jonás, per la Universal Pictures, ma il progetto è stato poi cancellato per l’elevato costo e il rischio commerciale. Successivamente lo script è stato acquistato dalla Warner Bros.
Foto dal set di Gravity
Inizialmente, fu considerata per il ruolo della protagonista femminile Angelina Jolie, che però rifiutò il lavoro. Successivamente, la Warner scritturò Blake Lively prima, e Natalie Portman poi, che però declinarono il progetto. Alla fine, il ruolo venne dato a Sandra Bullock.
Gravity
Altre curiosità…
Sandra Bullock, anche grazie al Premio Oscar vinto nel 2010, è riuscita ad ottenere uno dei contratti più alti della storia del cinema. L’attrice è partita da 20 milioni di dollari di cachet per la sua partecipazione alla pellicola. A questa somma si è aggiunto il 15% del guadagno Warner per i diritti di noleggio e distribuzione del film. Quest’ultimo si aggira intorno ai 50 milioni.
Gravity
Per prepararsi alle riprese del film, la Bullock si è allenata intensamente per sei mesi mentre imparava la sceneggiatura del film. Oltre all’allenamento fisico, si è soffermata sul respiro del personaggio, che doveva rappresentare le emozioni della dottoressa Stone sia per lo stress causato dalla situazione ma anche per la mancanza di ossigeno.
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L’astronauta Catherine Coleman ha chiamato la Bullock direttamente dalla Stazione Spaziale Internazionale, per parlarle della vita nello spazio e dare consigli per l’interpretazione.
Gravity
Le scene che si svolgono nello spazio e negli interni delle varie stazioni spaziali, sono state realizzate nei Pinewood Studios e nei Shepperton Studios, entrambi nel Regno Unito. La scena sulla terraferma è stata ripresa nel Lago Powell, in Arizona.
Il film contiene circa 155 inquadrature, con una lunghezza media di 45 secondi ognuna. Il risultato è avere un minor numero di inquadrature ma più lunghe, rispetto ai tantissimi altri film della stessa durata.