Google sembra essere al lavoro su una modalità di abbonamento per Google Play Store. Questo prenderà il nome di Play Pass e consentirà di accedere alle applicazioni a pagamento al costo di una sottoscrizione mensile.
Un acquisto ogni tanto da Play Store non di certo un peso, soprattutto per i videogiocatori più incalliti. Ma quando le applicazioni che vorremmo utilizzare si fanno numerose, le cose naturalmente cambiano. Tra gli acquisti singoli e le app a sottoscrizione il costo economico potrebbe farsi abbastanza ingente e scoraggiare il potenziale acquirente (che talvolta si può sentire costretto a seguire vie non propriamente legali). Fortunatamente la soluzione a tutto ciò sembra arrivare direttamente da Google e dal suo Play Pass.
Quello che sappiamo su Google Play Pass
L’intenzione di Google di proporre un abbonamento per Play Store si è percepita già negli ultimi tempi. Un primo indizio sull’esistenza di Play Pass viene data dallo screenshot qui sopra. Infatti mostra una domanda di “Google Opinion Rewards” in cui viene esplicitamente chiesto se l’utente gradirebbe un servizio di sottoscrizione mensile con cui accedere ad applicazioni e giochi del valore di “migliaia di dollari”. Ma la prova schiacciante arriva dallo sviluppatore Kieron Quinn, che ha rintracciato la dicitura “PLAYPASS_SUBSCRIPTION” all’interno del codice di Play Store.
Quello che a partire dalle informazioni possiamo chiamare Play Pass sembrerebbe dunque essere un abbonamento mensile che consente di accedere ad app a pagamento. Ancora nulla è noto se Play Pass funzionerà per ciascuna applicazione del mercato o solo per alcune.
In ogni caso la strategia Play Pass non fa stupire da parte di Google, che ha già sperimentato questa opzione con YouTube Premium e Music. La scelta potrebbe risultare vincente, considerando il successo ottenuto da servizi come Netflix e Spotify. Non è di certo un caso infatti che già molte applicazioni presenti nel Play Store hanno adottato lo schema a sottoscrizione mensile per l’utilizzo delle proprie funzionalità. Play Pass potrebbe perciò portare a Google ottimi guadagni e offrire agli utenti un tipo di pagamento più comodo ed accessibile.
Nato a Foligno (PG) il 18 settembre 1993, da sempre un inguaribile appassionato di scienze e tecnologia. Ha deciso di seguire la sua indole iscrivendosi alla facoltà di Ingegneria Informatica ed Elettronica all’Università degli Studi di Perugia, oltre a dedicarsi al campo della divulgazione scientifico-tecnologica come web-writer.